Le profondità colorate del Mediterraneo: il coralligeno

Il Mediterraneo è più colorato di quanto si pensi, nelle sue profondità troviamo coralli, gorgonie e ogni tipologia di pesci

Entra nel vivo la nostra collaborazione con 30×30 Italia. Oggi Annalisa Storari ci porta alla scoperta del coralligeno!


“Si pensa sempre al Mediterraneo come un mare vuoto e privo di colori; invece, è sufficiente immergersi per qualche metro sotto la superficie per scoprire un mondo ricco di organismi di ogni tipo e di colori.

A profondità di circa 20 metri iniziamo a scorgere la vasta popolazione del coralligeno. Si tratta di un insieme di alghe e altri organismi calcarei che colonizzano i fondali rocciosi dove la luminosità inizia a scarseggiare. Questo ambiente è ricco di anfratti che creano un ambiente protetto per una diversità di pesci, crostacei e molluschi.

Qui troviamo il corallo rosso (Corallium rubrum – foto in copertina), un animale coloniale, il cui scheletro esterno di colore rosso ospita centinaia di piccoli polipi bianchi. Si trova solo nel Mediterraneo e nelle aree atlantiche più vicine dove vive tra i 10 e i 200 metri di profondità. È una specie dalla crescita molto lenta, cresce di pochi millimetri all’anno, per questo il suo prelievo può essere molto dannoso.

Altri abitanti colorati del coralligeno sono le gorgonie, in particolare la gorgonia rossa (Paramuricea clavata). Come il corallo rosso, è costituita da polipi, ma in questo caso sono rosa, dello stesso colore dello scheletro. Forma dei maestosi ventagli, che offrono riparo a molte specie di pesci.

La gorgonia rossa forma grandi ventagli di colore rosso nelle profondità del
Mediterraneo, creando habitat sicuri per molte specie

Tra i pesci, non si può non nominare la cernia bruna (Epinephelus marginatus), il gigante buono del Mediterraneo. Può arrivare a pesare 50 kg e a vivere fino a 50 anni; infatti, è considerato uno dei pesci più grandi del Mediterraneo. È stanziale ed è solita a cercarsi una tana protetta tra gli anfratti rocciosi.

La cernia bruna, il più grande pesce che vive a contatto con i fondali del nostro mare

Molte specie del coralligeno hanno una crescita lenta e questo non le aiuta a resistere alle numerose minacce come i cambiamenti climatici, le reti abbandonate che soffocano i fondali e dalla pesca eccessiva e subacquea. Lo strumento migliore che abbiamo per proteggerle sono le Aree Marine Protette, preziose oasi in cui sono vietate le attività umane e nelle quali i pesci e gli altri organismi marini possono crescere e riprodursi. Per questo Worldrise Onlus, ha lanciato la Campagna 30×30 Italia, con l’obiettivo di proteggere il 30% dei nostri mari entro il 2030 attraverso l’istituzione di Aree Marine Protette”.

 

Annalisa Storari

“Sono Annalisa, il mare e l’ambiente sono la mia passione. Nel 2018 mi sono laureata in
Scienze Biologiche a Ferrara. La passione per il mondo marino mi ha portata a frequentare
la Laurea Magistrale in Biologia Marina ad Ancona e dopo aver conseguito la laurea ho
deciso di continuare il mio percorso nel mondo della ricerca e della biologia marina,
iniziando un Dottorato di Ricerca a Pisa. Nel frattempo, i misteriosi algoritmi dei social
network e la mia passione per la divulgazione mi hanno portata a conoscere Worldrise e a
intraprendere un tirocinio per la Campagna 30×30 Italia. Da inizio 2022 sono parte del team
e lavoro con entusiasmo nella comunicazione della Campagna di 30×30 Italia per proteggere
il 30% dei nostri mari”

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