30×30 Italia, Worldrise lancia la Campagna per la tutela dei mari italiani

Comincia oggi la pubblicazione degli articoli redatti dal team 30×30 Italia. La media partnership tra Il Pianeta Azzurro e Worldrise entra ancora più nel vivo!

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30×30 Italia, la Campagna per la tutela dei mari italiani

Worldrise lancia la Campagna 30×30 Italia per proteggere il 30% dei mari entro il 2030.

Il mare è la linfa vitale del Pianeta: produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe circa il 25% della CO2 in eccesso presente in atmosfera, regola il clima ed è fonte di lavoro e sostentamento per milioni di persone. Oggi, inquinamento, pesca eccessiva e illegale, aumento della temperatura e cambiamenti climatici stanno compromettendo il suo stato di salute.

Il Mar Mediterraneo è considerato un hotspot di biodiversità, ospita oltre il 18% delle specie marine conosciute, circa 17.000 specie, molte delle quali endemiche, ma è anche un mare molto sfruttato a livello di pesca, di estrazione di gas e di traffico navale. Questi fattori, aggiunti all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, stanno minacciando gravemente la biodiversità e il suo funzionamento.

Oggi, solo il 9% della superficie del nostro mare è protetta, una percentuale considerata insufficiente dalla comunità scientifica, che si è espressa chiaramente: è necessario proteggere almeno il 30% degli oceani per garantire la loro funzionalità.

In linea con questo target, Worldrise ha lanciato la Campagna 30×30 Italia. Worldrise è un’associazione di giovani professionisti che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione.

La Campagna 30×30 Italia è un’iniziativa nazionale che contribuisce a uno sforzo internazionale indirizzato alla protezione, attraverso l’istituzione di Aree Marine Protette (AMP), di almeno il 30% dell’oceano entro il 2030.

Lo strumento più efficace che abbiamo per proteggere il mare sono proprio le Aree Marine Protette, delle aree dove le attività dell’uomo sono limitate, in cui gli ecosistemi possono rigenerarsi producendo una serie di benefici, ambientali, sociali ed economici. I benefici ecologici a tutela della biodiversità, come l’aumento del numero e della grandezza dei pesci, si espandono poi anche nelle zone al di fuori dell’area protetta, beneficiando anche le attività di pesca.

L’obiettivo di proteggere il 30% dei mari italiani è tanto ambizioso quanto necessario. Per questo nell’ambito della campagna vengono perseguiti una serie di obiettivi intermedi a breve termine. I pilastri della campagna si basano su sensibilizzazione, azione e ricerca e attorno a questi tre punti cardine vengono definiti gli obiettivi annuali.

Nell’ottica inclusiva e partecipativa della campagna, ad oggi sono coinvolte oltre 50 associazioni e movimenti di tutela ambientale su tutto il territorio nazionale e punta ad applicare questo target nelle acque italiane, un obiettivo tanto ambizioso quanto necessario a garantire la funzionalità e produttività del Mare nostrum. Nell’ambito della campagna è stato lanciato il progetto SEATY, supportato da Fastweb Spa, che prevede l’istituzione di Aree di Conservazione Marina Locale a

protezione di tratti di costa, con benefici ecologici e attività educative in cui saranno coinvolte le comunità locali. La prima area è stata già istituita presso il comune di Golfo Aranci, in Sardegna.

I nostri mari sono in difficoltà, ma non è tutto perduto, come ricorda Mariasole Bianco, Co-fondatrice di Worldrise ed esperta di conservazione marina “il nostro futuro dipende dal mare – il futuro del mare dipende da noi”.

– Annalisa Storari (biologa marina team 30×30 Italia)

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