Il Pianeta Azzurro segue Mattia Malara

Dal 27 luglio al 10 agosto 2024, la campionessa di apnea Mattia Malara – grande amica di pianeta azzurro – sale in catamarano con la sua crew e parte all’esplorazione delle Isole Eolie. L’obiettivo? Tanta apnea e uno sguardo all’ambiente, in quell’unione fra sport e coscienza ecologica che ci impegniamo a promuovere fin dall’inizio.

Noi della redazione di Pianeta Azzurro la seguiremo in queste settimane di avventure marine. Intanto, nell’articolo che segue, vi proponiamo una prima intervista con Mattia e alcune foto in esclusiva:

AP: Ciao Mattia, sei contenta di tornare in Sicilia?

MM: Sì, mi ricorda sempre l’infanzia – le mie origini sono calabresi, di Reggio Calabria. Fin da bambina le mie vacanze sono state in questi mari meravigliosi, abbracciati dalle due terre.

AP: Con chi sei? Chi è la tua crew?

MM: Si tratta della mia famiglia.

AP: La crew più fidata!

MM: Certo, qua con me ci sono mio marito Sergio, anche lui apneista, e i nostri figli Lorenzo e Ilaria. È proprio il caso di dire che loro praticano apnea da quando erano in pancia: sono riuscita a trasmettere loro questa mia grande passione, e ne sono molto contenta. Sono sempre pronti ad entrare in acqua.

AP: Mattia, noi ti seguiamo da tanto tempo: nella collana del Faro abbiamo pubblicato “Col fiato sospeso”, un fumetto sul tuo record mondiale sotto i ghiacci (nel lago nero, in Val di Susa), e di recente abbiamo raccontato il successo del tuo progetto con le scuole “LAPNEA PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE”. Come sta andando questo nuovo e personale progetto?

MM: Siamo partiti il 27 luglio da Capo D’Orlando, e da quando siamo arrivati i giorni sono trascorsi tra un meritato riposo, tanta apnea, e l’impegno ambientale. Con la mia crew, infatti, siamo qui anche per monitorare i fondali marini: troppo spesso si trovano rifiuti in quantità, oggetti pericolosi per gli abitanti del mare. Raccogliamo tutto quello che vediamo (abbiamo trovato molta plastica, purtroppo).

 

Speriamo in un mare più pulito, e vogliamo fare la nostra parte. Da quando siamo qui, tracciamo il percorso assecondando il vento, per ridurre al minimo l’uso del motore. Siamo arrivati a Vulcano, poi Panarea, Lipari e Filicudi. Dormiamo sempre in rada, cercando tranquille calette, senza inquinamento luminoso e con dei cieli stellati mozzafiato, proprio per goderci il mare a 360°.

Una cosa che già in partenza mi dà una bella soddisfazione è di essere entrata a far parte del Team Beauchat come ambasciatrice: mi hanno dato in dotazione attrezzature tecniche di altissimo livello, che in queste vacanze stanno facilitando i miei tuffi in profondità.

 

AP: Ottimo, noi ci risentiamo presto per qualche aggiornamento sull’impresa. C’è qualcosa che vuoi aggiungere per il momento?

 

MM: No, se non che: questo è solo l’inizio 😉

Scrive per noi

Andrea Puglisi
Andrea Puglisi
Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

Andrea Puglisi

Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

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