LAPNEA a scuola

LAPNEA a scuola con il bando “SANE ABITUDINI” di Fondazione San Paolo, corsi per 450 ragazzi del basso canavese

Martedì 28 maggio, nella sala riunioni del Best Western Plus Hotel Le Rondini di San Francesco al Campo (TO), si è chiuso il primo ciclo del progetto “LAPNEA ASD PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE”, che ha visto come sponsor tecnico Beuchat e come media partner noi di Pianeta Azzurro.

Da settembre a maggio 2024, l’associazione sportiva LAPNEA ha presidiato la piscina comunale di Caselle offrendo a 450 ragazzi in età scolastica una formazione sulle basi del free-diving, con una particolare attenzione alla sicurezza in acqua e alla tutela dell’ambiente marino: lo sport che si fa motore di crescita personale e ampliamento degli orizzonti di responsabilità. Tanti gli istituti coinvolti, per una copertura che si estende ai Comuni di San Francesco al Campo, San Maurizio Canavese, Leinì, Nole, Ciriè e Villar Perosa.

A presentare i risultati di quest’avventura, erano presenti la presidente dell’associazione Mattia Malara – campionessa di immersione in apnea in assetto costante, primatista mondiale di immersione sotto ghiaccio e grande amica di Pianeta Azzurro – insieme alla Dott.ssa Silvia Dorato di Fondazione San Paolo, ente finanziatore dell’intero progetto tramite il bando “SANE ABITUDINI”, e a Sonia Bigando, allieva de LAPNEA e mastermind degli aspetti formali del progetto.

Tra il pubblico, oltre alle docenti Luciano e Savant dell’Istituto Comprensivo “Maria

Montessori” di San Maurizio Canavese e San Francesco al Campo, tanti dei ragazzi che hanno usufruito della formazione, tutti curiosi di rivedersi nei bei video subacquei curati da Mattia e (i meno timidi tra loro) desiderosi di condividere la propria esperienza.

E di esperienza, in effetti, ne hanno fatta parecchia. Ogni classe di ciascun istituto aveva a disposizione solo tre lezioni in piscina, ma Mattia e la sua squadra hanno sfruttato al massimo il poco tempo a disposizione, passando a volo d’angelo dagli esercizi di respirazione (“ventilazione” in gergo apneistico) all’apnea dinamica, dalle tecniche di compensazione al salvamento in acqua.

Un simile tour de force non può non destare entusiasmo, e lo dimostra il fatto che, fra le centinaia di giovanissimi coinvolti, alcuni abbiano deciso di proseguire il percorso formativo insieme all’associazione.

In particolare, spicca l’allieva Giulia, che ha messo nero su bianco la sua esperienza, raccogliendo perfino quella di alcuni compagni. Su suo consenso, la professoressa Marzia Luciano ha deciso di condividere con noi di Pianeta Azzurro il piccolo documento. Leggendolo è molto chiaro che “l’apnea non è la lezione in piscina […], perché posso affermare di aver fatto molte immersioni quest’estate, quindi mi sono tornati utili tutti gli insegnamenti”. D’altronde, Giulia lo dice molto chiaramente: “a me piace molto stare sott’acqua, quindi ho iniziato a frequentare il corso” – e qui si riferisce al corso dell’associazione, esterno ai progetti scolastici.

In quanto media partner del progetto, siamo contenti di notare la solida rete che LAPNEA è riuscita a costruire in meno di un anno – che comprende docenti, istituzioni e media – e l’evidente impatto positivo che i loro sforzi hanno già avuto su un’ampia porzione del territorio.

Non ci resta che augurare il meglio a quest’associazione amica, e aspettare il nuovo anno e il secondo ciclo del progetto.

Scrive per noi

Andrea Puglisi
Andrea Puglisi
Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

Andrea Puglisi

Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

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