DonnAmbiente 2023: parità di genere e la sfida dell’ia due basi per costruire il presente

Si è tenuta venerdì 24 novembre scorso la consegna dell’ottavo premio DonnAmbiente, promosso da 5 Terre Academy. Il Pianeta Azzurro, media partner dell’evento, era presente.

La curiosità dei ragazzi delle scuole presenti e la discussione di diversi temi, ha animato la giornata di DonnAmbiente 2023, quest’anno consegnato alla dott.ssa Francesca Garaventa, del CNR-IAS.

Mai scontato, il tema della parità di genere declinato nel mondo della ricerca è stato affrontato dai relatori su più aspetti. In un panorama già complesso come quello della ricerca, sono infatti ancora molte le critictà che affliggono il ruolo della donna, soprattutto in contesti decisionali. I premi come DonnAmbiente sono richiami alla collettività, utili soprattutto quando inseriti in contesti di attivismo, animati quotidianamente da associazioni come 5 Terre Academy.

Altro convitato di peso della giornata, il tema e dell’intelligenza artificiale; discusso in un ampio contesto tra sviluppo della ricerca, implementazioni future, rischi per la privacy e mancanza di un corpus di regole costituito.

Il dibattito, introdotto da Vanessa Quinto di RAI News 24, è stato aperto dall’onorevole Brando Benifei, eurodeputato che, proprio in queste settimane, sta lavorando all’ai act come negoziatore del Parlamento Europeo sul Regolamento sull’Intelligenza Artificiale. Benifei ha sottolineato la necessità di regole anche e soprattutto in un’ottica di utilizzo consapevole di quella deve essere vista come una risorsa e non un limite. D’altro canto, l’utilizzo dell’ia coinvolge molto anche il settore della comunicazione, come ha sottolineato la stessa moderatrice. In un mondo in cui i dati sono la parte forte di diversi contesti giornalistici, rimane fondamentale la componente relazionale, necessaria nel momento della creazione di contenuti comprensibili solo attraverso il contatto umano.

L’intervento dell’on Brando Benifei, negoziatore del Parlamento Europeo sul Regolamento sull’Intelligenza Artificiale

Complesso il discorso anche sul fronte della ricerca scientifica, laddove l’ia viene già utilizzata con una prospettiva futura che ne vede il potenziamento.

Serve sicuramente un sostegno economico per chi fa ricerca ed anche per le associazioni di settore, come ha sottolineato Leonardo D’Imporzano, presidente di 5 Terre Academy. L’ia ci costringe a rivedere i modelli di impiego umano e da questa rivoluzione non è certo escluso il mondo che ruota attorno alla tutela dell’ambiente. Così come non è escluso -ovviamente- quello della ricerca tout court. La dott.ssa Garaventa ha sottolineato come l’ia posso migliorare e rendere più rapida l’analisi di dati su larga scala, aiutando il confronto tra diverse ricerche e piani studio, ma la visione esprienziale e la valutazione empirica rimangono attività ad appannaggio umano.

Dello stesso avviso anche Sandro Carniel, oceanografo del CNR e dirigente dell’Istituto di Scienze Polari: lo sviluppo ed il monitoraggio dei dati sono assolutamente migliorabili attraverso l’utilizzo della ia, in un contesto dove questo mezzo conserva però dei limiti, oltre i quali si sviluppa il campo del discernimento umano.

La conferenza si è chiusto poi con un video messaggio di saluti e ringraziamenti da parte dell’onorevole Vannia Gava, Viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, favorevolmente colpita dall’attività di 5 Terre Academy e da quanto il premio DonnAmbiente sia in grado di muovere.

Vanessa Quinto (RAI News 24, moderatrice dell’evento), Leonardo D’Imporzano (presidente 5 Terre Academy mostra l’opera di Gaia Cairo) e Francesca Garaventa (DonnAmbiente 2023)

Il momento della premiazione ha concluso la giornata con la consegna alla dott.ssa Garaventa del premio, quest’anno rappresentato da un’opera di Gaia Cairo (artista di recente intervistata anche da noi di Pianeta Azzurro) e da diversi prodotti Kidaria Bioscience. Sponsor del premio e realtà legata a 5 Terre Academy, Kidaria realizza prodotti cosmetici sostenibili, legati ai concetti di riutilizzo e zero sprechi. La formula della cosmesi, nata dalle ricerche del team “Smart Bio-Interfaces” dell’Istituto Italiano di Tecnologia IIT, si basa sull’utilizzo degli scarti di torchiatura di un particolare mix di uve autoctone delle Cinque Terre.

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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