Blue Festival 2023: la scienza è cool con Triton e la rassegna dei documentari

Una serata speciale, all’insegna della divulgazione scientifica e della comunicazione efficace. 

Comunicare la scienza in maniera cool, declinare i temi della divulgazione aprendoli al grande pubblico. Sfruttare i mezzi di comunicazione più diretti e coinvolgenti, implementando le pratiche di citizen science. Tutti temi affrontati e da un nutrito team di relatori ed una serie di documentari.

Moderato da Francesco Tomasinelli (fotogiornalista, Triton Research – Fermare l’estinzione, progetto europeo Life Pinna per salvare Pinna nobilis), il talk ha visto la partecipazione di Raffaele Grandi (Triton Research – Il progetto Life Amar-Natura2000 per la valorizzazione dei siti marini della Rete Natura 2000), Angelo Mojetta (biologo marino, collaboratore scientifico de Il Pianeta Azzurro) e Marcello Di Francesco, fotografo subacqueo. Importante anche il contributo giunto da Fondazione CIMA e Life Conceptu Maris, il progetto di conservazione di cetacei e tartarughe nel Mare Mediterraneo, anche questo introdotto da Francesco Tomasinelli. 

Gli interventi degli esperti dei progetti LIFE e Triton ci hanno portato in giro per i nostri mari, in un vasto progetto di tutela e reinserimento di specie a rischio. Progetti che, appunto, necessitano del contributo di tutti, in una tanto complessa quanto coinvolgente operazione di citizen science che, sfruttando passioni come la fotografia subacquea ed il videomaking, portano le persone comuni a dare il proprio contributo alla ricerca scientifica.  

Progetti che avvicinano e stimolano la (ri)scoperta dei nostri stessi territori e delle loro peculiarità ecologiche. Nel suo intervento, Raffaele Grandi ha ricordato proprio il valore aggiunto del progetto Life Amar-Natura (partito proprio dalla Spezia) nel far conoscere zone delle nostre coste e del nostro mare che spesso ricordiamo solo per sentito dire e non sapremmo nemmeno collocare bene sulla cartina geografica. L’esplorazione in fondo è sempre stato fin dagli albori il motore primo della ricerca scientifica e la rappresentazione della Natura (quand’anche immaginata) era il primo veicolo di divulgazione.  

Lo ha ricordato proprio Angelo Mojetta che, durante il suo intervento, ha mostrato i primi tentativi di classificazione avvenuti attraverso disegni, intagli e stampe. Prima della fotografia, prima degli smartphone, la divulgazione scientifica era tutt’uno con l’espressione artistica che entrava a diretto contatto con le persone e la loro voglia di conoscenza.  

La stessa voglia che ha spinto Marcello Di Francesco, spezzino di nascita, alla scoperta dei fondali di casa propria e del resto del mondo. I suoi video e la sua mostra, aperta durante i giorni di “Food BLue”, ne sono una degna dimostrazione. Oggi la fotografia subacquea è diffusissima, diventa cartina tornasole dello stato dei mari e delle creature che li abitano e strumento di sensibilizzazione per il grande pubblico. 

Le immagini che raccontanto le avventure di Marcello Di Francesco

La serata è poi proseguita con la rassegna dei documentari. L’arte ha raccontato la scienza e coinvolto il pubblico in un emozionante operazione di attivismo.  

Ad aprire, proprio Associazione Triton con “Una balena in una conchiglia, prodotto da Associazione Triton con la regia di Simone Vrech, il doppiaggio di Giancarlo Giannini e con la partecipazione di Umberto Pellizzari”. Il documentario, ancora reduce dal successo riscontrato alla 79esima Mostra del cinema di Venezia, è stato molto apprezzato dal pubblico di Palco Molo Italia.

Un frame di “Una balena in una conchiglia”

Grande riscontro anche per i tre vincitori di Sea Film Festival, la rassegna di corti dedicati al mare che ci ha portato “The same dream” (categoria ambiente marino, di David Sanchez Carretero); “King of Sea” (categoria animazione, di Stephane Berla) e “If you give a beach a bottle” (categoria ‘storia e letteratura’, di Max Romey).  

Trait d’union con la rassegna delle scuole spezzine, rappresentate dai corti di “GIONA educAzione per il futuro del mare” (ISA12) e “Marine litter – che fine fanno i rifiuti che dal fiume arrivano al mare?” (Capellini Sauro) anche la vincitrice della menzione d’onore proprio al Sea Film Festival: Erika Mioni con il doc dedicato a Percorsi nel Blu: il progetto dell’ISA2, incentrato sulla citizen science e sostenuto da una fitta partnership, era già stato protagonista a Blue Festival 2023.  

Erika Mioni (seconda da sin) sul palco di Blue Festival insieme a Filippo Bertani (Rotaract); Patrizia Saccone (Assessore al lavoro); Gabriele Ciardi (Blue Life); Giovanni Caprino (DLTM)

Nella giornata del 30 luglio, la dott.ssa Mioni aveva infatti presenziato come relatore durante il talk “Young Blue Cool”, presentando l’ingresso di Percorsi nel Blu come blue school europea: un successo frutto degli sforzi della stessa Mioni, dei numerosi partner ed anche della nostra media partership realizzata insieme a Rete WEEC Italia. 

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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