Alla scoperta dell’Agusta Eco Resort, la struttura turistica che, aprendosi alla meravigliosa baia indonesiana di Raja Mapat, ha avviato un progetto che unisce blue-economy e ricerca scientifica.
Condotto da una gestione interamente italiana e collocato in una delle zone con la più alta biodiversità marina del pianeta, l’Agusta Eco Resort è il luogo nel quale si è svolto il mese di ricerca della vincitrice del secondo bando per tesi in biologia marina promosso da Il Pianeta Azzurro.
In particolare, nel resort si valorizza la pratica della cosiddetta ‘citizen science’, ovvero l’utilizzo di dati (fotografici ma non solo) reperiti dagli stessi turisti frequentanti la struttura. Preventivamente formati, subacquei, appassionati di snorkeling o semplici avventori, contribuiscono con le loro osservazioni dirette ad accrescere i database scientifici locali e non solo.
La baia di Raja Ampat, in particolare, è un’area particolarmente interessata da diverse specie di squali. Pinna bianca, squalo seta e wobbegong sono solo alcune delle specie che hanno scelto la baia come habitat e nursery.
Fondamentali per la salute del reef, questi predatori ancora ingiustamente temuti dall’uomo, quando non sfruttati per le loro carni, si trovano al vertice di un delicato ecosistema che li vede protagonisti.
L’Agusta Eco Resort si avvale della collaborazione congiunta di diversi partners del mondo della ricerca, della divulgazione scientifica e dell’ambientalismo tra cui l’Istituto per gli Studi sul Mare (ISM) di Milano , l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – rete WEEC Italia, il “Il Pianeta Azzurro”.
Il progetto può inoltre contare sul supporto scientifico della Stazione Zoologica Anton Dohrn, primo Ente Pubblico di Ricerca italiano volto esclusivamente allo studio del mare.
L’Agusta Eco Resort Shark Project si è avvalso della collaborazione della dottoressa Selene Di Genio, vincitrice del premio di laurea “Il Pianeta Azzurro” II edizione 2018, la quale ha raccolto le informazioni sulle specie presenti nelle acque in cui opera il resort, avvalendosi del know-how dell’ISM e della supervisione scientifica della Stazione Zoologica Anton Dohrn. Un primo passo di un progetto destinato a continuare e che, infatti, ha aperto la strada al bando per tesi alla sua terza edizione.
La ricerca della dottoressa Di Genio rappresenta il meglio del connubio di diversi elementi: grandi partners scientifici, esperti nella ricerca e nella comunicazione; turismo, marketing e comunicazione ambientale.
Se volete scoprire di più di questa avventurosa ricerca, delle potenzialità del ‘citizen science’ e delle opportunità per la tutela dell’ambiente, seguite questo link per leggere la nostra intervista esclusiva alla dottoressa Selene Di Genio
• Coordinamento Generale: Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – rete WEEC Italia – Il Pianeta azzurro
• Coordinamento Logistico: Agusta Ecoresort
• Coordinamento Scientifico:Massimiliano Bottaro (Stazione Zoologica Anton Dohrn) e Angelo R. Mojetta (Istituto per gli Studi sul Mare)
• Coordinamento attività di campionamento in mare e citizen science: l’Istituto per gli Studi sul Mare (ISM) di Milano
• Referente attività di campionamento in mare e citizen science: Selene Di Genio (vincitrice Premio II edizione 2018 “il Pianeta azzurro”)
Scrive per noi

- Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.
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