La crisi climatica e la vulnerabilità dei territori ci stanno abituando a passare in breve tempo dall’emergenza siccità a quella alluvionale, dando per scontata l’importanza dei corsi d’acqua dolce. In occasione del World Rivers Day l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea hanno co organizzato l’iniziativa “WE CAN BLU IT!”. Un progetto di tre giornate di impegno collettivo che, dal 20 al 22 settembre di quest’anno, ha visto progetti, attività e tavole rotonde dedicati alla difesa dei sistemi lacuali e fluviali.
Non solo; nel contesto della Giornata mondiale dei fiumi, ISPRA pubblica il Quaderno “Macro-rifiuti galleggianti nei fiumi: il programma di monitoraggio nazionale di ISPRA per la Strategia Marina“, realizzato nell’ambito dell’Accordo Operativo per i programmi di monitoraggio per la Strategia Marina tra il MASE ed ISPRA.
Il risultato di un anno di monitoraggio in 12 fiumi, nelle tre sotto regioni marine, per un totale di circa 400 ore, e realizzato in collaborazione con la Fondazione Sviluppo Sostenibile, ha evidenziato come Tevere, Sarno e Po siano, tra i fiumi investigati, quelli che veicolano più macro-rifiuti galleggianti a mare.
Il passaggio del corso d’acqua in centri densamente abitati rispetto ad aree rurali e la portata del fiume sono associati ad un numero maggiore di rifiuti in fiume. Più dell’80 % è costituito da plastica e di questa più di 1/3 è monouso; numerosi sono anche gli imballaggi legati al consumo di alimenti.
Le informazioni nel Quaderno saranno utili anche ai fini della legge “Salvamare” (L. 17 maggio 2022, n. 60) art. 6 (Misure per la raccolta dei rifiuti galleggianti nei fiumi) e del suo relativo decreto (DD 525/2023).
I fiumi, spesso dimenticati nel contesto urbano, come ci ricorda anche l’annuale evento della Trashchallenge di Torino, devono tornare al centro della discussione politica e delle strategie di prevenzione territoriale. Dal loro stato di salute dipendono settori importantissimi come il turismo, la salubrità delle falde acquifere, la sicurezza durante eventi alluvionali ed anche la salute del nostro mare.
Scrive per noi
- Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.
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