Divulgazione alla S.I.B.M. con la Dott.ssa Marina Cabrini

Abbiamo intervistato la Dott.ssa Marina Cabrini, autrice di centinaia di lavori su riviste nazionali ed internazionali, per discutere insieme del suo progetto come leader del gruppo di divulgazione e disseminazione DIDI, istituito nel giugno del 2017 all’interno della S.I.B.M.

In questa intervista parleremo dell’importanza della divulgazione scientifica in quanto ricercatori.

La Dott.ssa Cabrini ha partecipato a decine di campagne in Adriatico e a quattro spedizioni in Antartide nel Mare di Ross. È stata docente ai corsi di ecologia terrestre e marina, del paesaggio e ha collaborato a piani e ricerche con università, scuole ed enti locali. Ha curato la valutazione d’impatto ambientale di aree costiere, ha partecipato a studi per la tutela paesaggistica ambientale, comunicato a numerosi workshops e congressi in Italia e all’estero e coordinato sessioni di lavoro e conferenze. Le abbiamo fatto delle domande per parlare del suo ruolo di leader del gruppo di divulgazione e disseminazione DIDI, istituito nel giugno del 2017 all’interno della S.I.B.M..


IL PIANETA AZZURRO: Salve Dott.ssa Cabrini, potrebbe raccontare brevemente il suo percorso professionale?

MARINA CABRINI: “Dal 1985 al 2005 sono stata ricercatrice presso il Laboratorio di Biologia Marina di Trieste. Dal primo ottobre 2005 a tutt’oggi sono prima ricercatrice a Trieste presso l’Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale nella Sezione di Oceanografia dove coordino il gruppo di Biologia Marina (MAB). Sono stata responsabile di progetti nazionali e internazionali riguardanti: la biodiversità e l’ecologia del fitoplancton dei sistemi costieri marini, degli ambienti estremi quali lagune, estuariali e polari; il ciclo del carbonio nelle diverse frazioni planctoniche in relazione ai cambiamenti climatici; la contaminazione delle microalghe nei molluschi. Sono stata vicedirettore del Dipartimento di Oceanografia Biologica INOGS e presidente del Comitato Plancton della Società Italiana di Biologia Marina (SIBM).”

D: Quali sono gli ultimi progetti a cui ha preso parte all’interno dell’OGS?

R: “Sono stata responsabile scientifico per OGS di un progetto europeo sulla problematica delle specie aliene introdotte con le acque di zavorra. Mi sono occupata di oceanografia biologica con particolare riguardo alla componente fotoautotrofa e ai sistemi tecnologici innovativi per l’automatizzazione delle osservazioni in situ delle microalghe. Ho promosso e realizzato ricerche sull’energia rinnovabile selezionando ceppi microalgali per la produzione di biomassa utile a scopi energetici (biofuel), commerciali e industriali e per l’abbattimento della CO2.”

D: Potrebbe dirci di più sul gruppo di divulgazione e disseminazione DIDI interno alla SIBM e del suo ruolo in questo gruppo di lavoro?

R:Nel 2017 ho fondato il gruppo DIDI che ha lo scopo di far conoscere il ruolo e le attività della SIBM a cittadini e stakeholders presentando la SIBM con un taglio divulgativo attraverso la preparazione di materiale, sia in formato elettronico (ppt) sia cartaceo (volantini, brochure), che viene distribuito in occasione di fiere, esposizioni, convegni ed incontri scientifici e/o divulgativi. Si sta inoltre lavorando sulla possibilità di realizzare un elenco delle Università nelle quali viene insegnata la Biologia Marina, da inserire sul sito web SIBM, creando una apposita sezione dedicata al Gruppo di Lavoro in cui aggiungere anche ulteriori informazioni.”

D: Qual è stato il risultato più importante di questo gruppo dal 2017 a oggi?

R: “Nell’ambito del 50° Congresso SIBM tenutosi a Livorno nel giugno 2019, il gruppo di Lavoro sulla Disseminazione e Divulgazione si è riunito giovedì 13 giugno. Alla riunione hanno partecipato 46 persone a conferma del grande interesse che questo tema rappresenta per i ricercatori con diversi interventi programmati.”

D: Il gruppo è tuttora attivo e organizza eventi di divulgazione? Se sì, dove e come è possibile prenderne parte?

R: “Si, ora avendo terminato la mia attività di ricerca ho deciso di lasciare il coordinamento del gruppo DIDI e la coordinatrice attuale è la prof. Sabrina Lo Brutto.
Basta contattare la coordinatrice o la segreteria SIBM.”

D: Da giovane biologa marina e divulgatrice mi trovo spesso a pensare che per chi vuole fare questo di lavoro, non sia sempre facile trovare un percorso diretto. Cosa direbbe a tutti quegli studenti che vorrebbero fare divulgazione ma non trovano il modo?

R: “Di seguire i congressi della SIBM e se interessati alla divulgazione chiedere di far parte del gruppo DIDI.”

D: Ha mai riflettuto sul fatto che la ricerca e l’accademia portino più a una chiusura rispetto a un’apertura con il pubblico, come invece fa la divulgazione? (Per esempio: linguaggio scientifico complesso). Non pensa che le due dovrebbero essere sempre affiancate per la buona riuscita di un progetto?

R: “Certamente ed è proprio per questo che nel 2017 ho chiesto al direttivo della SIBM di accettare la proposta del gruppo DIDI convinta che la divulgazione migliore la possano fare direttamente i ricercatori.”

D: Crede di essere riuscita a mantenere un equilibrio tra ricerca e divulgazione nella sua vita professionale?

R: “Nella mia attività ho sempre svolto con entusiasmo anche prima del gruppo DIDI la divulgazione anche se ho riscontrato che pochi sono i colleghi ricercatori interessati a svolgerla.”

D: Sono previsti altri progetti nell’ambito della divulgazione al di fuori del GdL disseminazione e divulgazione? Altri progetti di ricerca in vista?

R: “Ora tutti i progetti includono una task sulla divulgazione e trovo giusto che sia richiesta poiché i fondi sono pubblici e devono essere trasmessi i risultati delle ricerche a cittadini e stakeholders.”

 

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