Continua la nostra collaborazione con 30×30 Italia. Oggi andiamo alla (ri)scoperta della foca monaca!
La foca monaca mediterranea (Monachus monachus) è una delle foche più rare e l’unica presente in Mediterraneo.
Con il suo aspetto buffo e simpatico, può raggiungere i 3 metri di lunghezza e i 350 kg di peso. Il manto dei cuccioli è di colore scuro e diventa marrone durante la maturità.
Un tempo era molto più diffusa in tutto il Mediterraneo, oggi la troviamo prevalentemente nella zona orientale e spesso gli avvistamenti si limitano a singoli individui. Questo la rende una delle specie più a rischio di estinzione di tutto il Mediterraneo, infatti se ne contano solamente 500 esemplari. La causa principale è stata l’eterna caccia da parte dell’uomo e in tempi più recenti si è aggiunta la pressione turistica che ha reso sempre più inospitali le coste dove la foca monaca si reca per riprodursi.
La foca monaca trascorre la maggior parte del tempo in acqua, dove va a caccia di calamari e pesci
Fortunatamente sono stati avviati dei programmi di protezione e salvaguardia della specie che ad oggi iniziano a dare i loro frutti. Infatti, recentemente è stato nuovamente avvistato un esemplare di foca monaca sull’Isola di Capraia, in Toscana, il sito era stato messo in sicurezza dopo il primo avvistamento e il ritorno dell’esemplare è segno che le foche continuano a frequentare il sito con una certa tranquillità.
Per la salvaguardia di questa specie è fondamentale la protezione di tratti di costa, in modo da creare oasi sicure per la sua riproduzione, uno strumento che ci aiuta in questa impresa è l’istituzione di Aree Marine Protette, obiettivo della Campagna 30×30 Italia di Worldrise Onlus, con lo scopo di proteggere il 30% dei nostri mari entro il 2030.
Annalisa Storari
“Sono Annalisa, il mare e l’ambiente sono la mia passione. Nel 2018 mi sono laureata in
Scienze Biologiche a Ferrara. La passione per il mondo marino mi ha portata a frequentare
la Laurea Magistrale in Biologia Marina ad Ancona e dopo aver conseguito la laurea ho
deciso di continuare il mio percorso nel mondo della ricerca e della biologia marina,
iniziando un Dottorato di Ricerca a Pisa. Nel frattempo, i misteriosi algoritmi dei social
network e la mia passione per la divulgazione mi hanno portata a conoscere Worldrise e a
intraprendere un tirocinio per la Campagna 30×30 Italia. Da inizio 2022 sono parte del team
e lavoro con entusiasmo nella comunicazione della Campagna di 30×30 Italia per proteggere
il 30% dei nostri mari”
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