“A Acqua”: intervista esclusiva col professor Ugo Leone

Il delicato tema della quantità, qualità e disponibilità della risorsa acqua al centro del suo ultimo saggio di divulgazione scientifica

Collaboratore della Rete WEEC Italia, Ugo Leone (Napoli, 1940), già professore ordinario di Politica dell’ambiente presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Napoli Federico II, è stato presidente del Parco nazionale del Vesuvio e della Commissione di riserva dell’area marina protetta di Punta Campanella. Direttore della rivista “Ambiente Rischio Comunicazione”, è nel comitato direttivo della rivista .eco. Ha pubblicato libri con FrancoAngeli, Le Monnier, Cuen, Guida, Esi, Giappichelli, L’Harmattan, Carocci, Intra Moenia. Ultimi: Fragile (Carocci 2015), Napul’è (Intra Moenia 2017), Terra mia (Guida 2018), Ambiente (Doppiavoce 2019).

“A Acqua” è una delle sue ultime fatiche scientifico-letterarie. Pubblicato nella collana “La parola alle parole” di Doppiavoce editore, il saggio affronta il delicato tema della quantità, qualità e disponibilità della risorsa acqua.

Troverete la versione integrale della nostra intervista sul prossimo numero cartaceo di Il Pianeta Azzurro


 

IL PIANETA AZZURRO: “A Acqua” nasce in pre-pandemia ed ora, con il covid che sembra finalmente sotto controllo, i temi ambientali tornano protagonisti. Tuttavia, esiste, secondo lei, il rischio che il ritorno alla normalità si confonda con una maggiore superficialità e che le battaglie ambientali diventino meno partecipate?

UGO LEONE: “Due osservazioni:  molti temi sono stati messi da parte nel periodo più forte della pandemia. Tra questi innanzitutto, i problemi dell’ambiente che, pandemie ed epidemie a parte, sono stati sempre considerati qualcosa di cui discutere e su cui soffermarsi nei periodi di “vacche grasse”. Quando, viceversa, sono considerate magre c’è sempre qualcosa di “più importante” che ne prende il posto. Così è stato in modo particolare per la madre di tutti i problemi che è costituita dall’insieme degli effetti dei mutamenti climatici […]”

D: Con “A Acqua” lei decide di occuparsi del ‘particolare’, di alcuni temi poco discussi o dati per scontati della narrazione sul tema acqua. Una scelta che dev’essere stata anche sfida anche comunicativa e narrativa

R: “Quando aprendo il rubinetto dell’acqua ci si renderà conto che questa preziosa risorsa comincia a scarseggiare perché ce n’è sempre meno nelle riserve che alimentano gli acquedotti e le nostre case; quando questo dovesse accadere perché sempre meno piogge e nevicate le hanno alimentate, allora si comincerà a dare il peso che meritano agli allarmati avvertimenti. Cioè alla informazione e alla comunicazione che, scientificamente corretta, provava a dare l’allarme […]”

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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