Oceanthon: il futuro del Mare attraverso le idee del primo hackathon italiano dedicato allo sviluppo marino.
L’Oceanthon è il primo hackathon italiano dedicato all’innovazione in campo marino organizzato in occasione della presentazione in Italia del Decennio delle Nazioni Unite dedicato alle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile.
L’evento è aperto sia a singoli individui che a team già formati. Giovani ricercatori, innovatori e sviluppatori sono invitati ad usare le loro abilità e spirito imprenditoriale per sviluppare idee che rispondano alle sfide del prossimo futuro.
L’Oceanthon vuole promuovere una maggiore conoscenza dell’oceano, la sua tutela e l’uso sostenibile delle sue risorse.
L’Oceanthon ruota intorno a tre grandi tematiche:
- Cambiamento Climatico
- Sicurezza Alimentare
- Connessione tra Salute dell’Oceano e Salute Umana
Invia la tua candidatura dal 26 agosto al 26 settembre utilizzando questo form
I partecipanti selezionati verranno contattati dal comitato organizzatore in data 2 ottobre 2020.
Dal 3 all’8 ottobre ci sarà una fase di condivisione di informazioni sul funzionamento dell’hackathon, meentre l’Oceanthon vera e propria si svolgerà online dal 9 all’11 ottobre 2020.
Dall’11 al 21 ottobre la giuria esaminerà i progetti presentati e comunicherà il progetto vincitore il giorno stesso della premiazione, il 22 ottobre, a Milano, nell’ambito dell’evento divulgativo presso il Teatro No’hma.
Organizzato in partenariato dal Project Office della Commissione Oceanografica Intergovernativa
(IOC-UNESCO) dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e il Centro
Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), con il supporto di Hack for Italy, Oceanthon è parte intergrante del progetto del “Decennio del Mare” delle Nazioni Unite.
Un progetto ambizioso e bellissimo, pensato per dare voce alle idee alla “Generazione Oceano” ovvero a tutti i giovani che, grazie alle loro idee ed alla loro passione, rappresentano il futuro del Mare.
Scrive per noi

- Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.
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