L’acqua, grazie alle sue caratteristiche e proprietà tipiche, è un elemento fondamentale alla sopravvivenza della vita sulla terra. Questa fonte di vita pura è sempre stata anche fonte d’ispirazione per poeti e scrittori di ogni nazionalità. La ritroviamo spesso, e con vari significati, nelle opere di letteratura italiana.
Recentemente è Alberto Regagliolo, docente di lingua italiana e glottodidattica presso l’UKSW di Varsavia, a utilizzare questo tema in un suo libro per apprendere la lingua italiana agli studenti stranieri. In questa collaborazione il Pianeta Azzurro ha partecipato assieme al Professor Regagliolo, alla creazione del volume “L’italiano con l’acqua” sotto la supervisione di Stefano Moretto (coordinatore della redazione del Pianeta Azzurro). Con la partecipazione, tra i vari collaboratori di Pianeta Azzurro, di Angelo Mojetta, Annarita di Pascoli e Marco Ferro.
L’italiano con l’acqua include vari testi il cui obbiettivo principale é quello di indagare le espressioni linguistiche che hanno a che fare con l’acqua: “essere in un mare di lacrime”, “vivere un’odissea” sono solo alcune della tante espressioni di cui la nostra lingua é ricca. Il libro contiene, per esempio, esercizi da completare per imparare a usare tali espressioni.
Uno degli esercizi riprende un articolo di Pianeta Azzurro dell’Aprile 2006 scritto da Angelo Mojetta (biologo marino, divulgatore e amico storico di Pianeta Azzurro) che ci ricorda, con una retorica malinconica, che non parliamo mai abbastanza del mare. Noi siamo qui per questo, per ricordarvi l’importanza di proteggere questa immensa e preziosa risorsa. Ed é anche a questo che servono questi progetti.
La nostra Mariarita Caracciolo ha intervistato il Prof. Regagliolo per Pianeta Azzurro e per il nostro pubblico che ci segue. Qui sotto vi lasciamo un piccolo estratto dell’intervista, che troverete prossimamente nella rivista cartacea di Pianeta Azzurro in versione integrale; continuate a seguirci sul nostro sito e social network per non perdere nessuna novità!
L’Italiano con l’acqua: estratto dell’intervista al professor Alberto Regagliolo
M: Saprebbe dire come il suo percorso professionale l’abbia portata oggi ad avvicinarsi ed essere sensibile al tema dell’acqua?
ALBERTO REGAGLIOLO: “Non saprei spiegarlo bene, a dir la verità. Comunque, fin da piccolo sono sempre stato a contatto con l’acqua e la natura. I miei nonni avevano tutti dei campi e dei vigneti e stare a contatto con quel mondo contadino mi è sempre piaciuto. Mi ricorderò sempre che mia nonna, fino a poco tempo fa, aveva una vecchia pompa d’acqua che veniva utilizzata sia per lavare i panni ma anche per altre faccende domestiche. Il piccolo fiume che costeggiava e continua a costeggiare i campi è tutt’ora una risorsa fondamentale per quei vigneti da cui continuiamo a produrre vino”. […]
M: Lei ha scritto un libro che aiuta la comprensione dell’italiano: “L’italiano con l’acqua”. Per insegnare questa lingua agli studenti usa come tema l’acqua, tra cui riferimenti ed esercizi legati a Pianeta Azzurro. Perché ha scelto proprio questo tema?
ALBERTO REGAGLIOLO: “Il manuale è stato creato per coloro che sono appassionati del mondo dell’acqua. È un manuale di livello avanzato che richiede già un livello almeno B2 del CEFR. L’idea, insieme al volume L’italiano con l’acqua, è quello di presentare vari manuali con un elemento particolare per dare la possibilità ai lettori di focalizzarsi su degli interessi specifici. Insieme al volume L’italiano con l’acqua, in futuro l’idea è quella di presentare l’italiano con altri temi. Con Andrea Wardal qualche tempo fa stavo riflettendo sull’uso di alcune espressioni linguistiche relazionate con l’acqua e da lì la scelta di iniziare con questo tema”.
[…]
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E se siete curiosi, trovate qui il suo libro realizzato in collaborazione con il Pianeta Azzurro.
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Scrive per noi
- Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.
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