In attesa di scoprire chi sarà il vincitore del Premio “il Pianeta azzurro” di quest’anno (il termine ultimo per le iscrizioni è stato posticipato), vi proponiamo un’anteprima della nostra intervista a Laura Basconi, vincitrice della I edizione del Premio nel 2017.
Le sue parole sono una preziosa occasione per riflettere su tematiche importanti, quali la centralità di una divulgazione scientifica appropriata, nonché della necessità di un’azione collettiva a favore dell’ambiente.
L’intervista completa sarà un’esclusica del nostro prossimo numero cartaceo ed oggi vogliamo regalarvene un’anteprima!
Il Pianeta Azzurro: Com’è avvenuto l’incontro con il Premio “il Pianeta azzurro”?
Laura Basconi: “Già durante la scrittura della tesi ero alla ricerca di un modo per rendere fruibile la mia tesi ai non addetti ai lavori, trasformando un argomento altamente tecnico in un mezzo di divulgazione scientifica. È stato proprio consultando i bandi su internet che mi sono imbattuta nel Premio “il Pianeta azzurro”.
Sono stata molto soddisfatta nello scoprire che la tematica trattata nella mia tesi, ossia il “Restauro ambientale delle foreste a Cystoseira nel Mar Mediterraneo” (di cui abbiamo parlato in questo articolo), abbia trovato l’interesse della Commissione. Ciò che mi ha emozionato di più è stato il libretto divulgativo (acquistabile qui) originato a partire dal lavoro di tesi, e realizzato grazie alla vittoria del Premio, che ha permesso di raggiungere l’obiettivo divulgativo che mi ero posta”.
D: Cosa è successo dopo la vittoria?
R: “Il libretto “Il restauro marino” mi ha accompagnata nel post tesi, anche durante il periodo complesso trascorso nella ricerca di un dottorato. Alla fine, ho vinto il dottorato in “Scienze e gestione dei cambiamenti climatici”, presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si tratta di un dottorato interdisciplinare, con undici borse di studio, assegnate a persone con background molto diversi. Questa realtà interdisciplinare è stata molto stimolante. Il primo anno è volto allo studio della scienza dei cambiamenti climatici e ai modelli di circolazione generale. Chi studia clima ha creato, con dei linguaggi di programmazione informatica, delle realtà virtuali del nostro pianeta, grazie a cui fare delle simulazioni.
Nei successivi due anni porterò avanti il mio studio sui servizi ecosistemici e sull’impatto del cambiamento climatico su di essi in Adriatico, cercando di interconnettere la sfera sociale e quella ambientale. Nello specifico, il mio studio si è concentrato sulla gestione integrata della costa (Integrate Costal Zone Management), che dal 2012 è inserita nel framework della Maritime Special Planning, il primo strumento che ha l’obiettivo di definire tutti gli impatti che avvengono in mare per gestirli in modo spazialmente esplicito”.
Le parole della vincitrice 2017 sono, insomma, un richiamo all’impegno e all’azione, rivolte sia ai cittadini che ai politici. Certamente, un ruolo centrale in questo assumono i comunicatori, che devono scavalcare l’idea del sensazionalismo e puntare, piuttosto, alla qualità dei contenuti proposti.
L’intervista completa a Laura Basconi vi aspetta sul prossimo numero cartaceo di Il Pianeta Azzurro!
Scrive per noi
- Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.
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