IMPACT – nuovi strumenti per la tutela delle AMP

Tutte le nuove implementazioni del progetti IMPACT – Impatto Portuale su Aree Marine Protette. Le strategie per tutelare il futuro delle aree marine protette.

Il progetto europeo IMPACT prosegue nella sua opera di monitoraggio dei mari grazie a tecnologie sempre più all’avanguardia ed importanti partnership.

Grazie ad IMPACT – Impatto Portuale su Aree Marine Protette siamo in grado individuare e promuovere le lineed di indirizzo che permettono la ‘convivenza’ tra realtà portuali transfrontaliere ed i rischi per l’ambiente a queste realtà connessi  con le aree marine protette.

L’adozione di radar ad alta frequenza permette, in particolare, la precisa e tempestiva individuazione di dispersione di sostanze inquinanti e, grazie al telerilevamento, la raccolta automatica di dati riguardanti lo stato del mare e delle correnti.

Non solo: le informazioni dirette sulle correnti marine, agenti determinanti nel trasporto per esempio di contaminanti chimici, sono ottenute anche grazie all’impiego di drifter, boe flottanti che si muovono sulla spinta dalle correnti superficiali e la cui posizione viene tele-rilevata via satellite.

Basandosi sui modelli idrodinamici congiunti elaborati dai satelliti e le boe, IMPACT consente una straordinari accuratezza di previsione della dispersione di sostanze per massimizzare l’efficacia degli interventi. Le previsioni di dispersione vengono inoltre confrontate con i risultati dei campionamenti di contaminanti chimici, anch’essi previsti tra le attività di progetto, su sedimenti e organismi marini.

Proprio gli organismi marini, in particolare il granchio corridore e la gorgonia rossa, sono considerati un’ulteriore spia del trasporto di elementi nocivi; IMPACT ha così aggiunto ai propri strumenti di monitoraggio anche un studio delle correnti marine in relazione al trasporto di fitoplancton e zooplancton, comprese uova e larve di organismi marini.

Tutte le azioni del progetto IMPACT si inseriscono nel più ampio contesto della Blue Growth, la strategia europea per sostenere una crescita sostenibile in ambito marino e marittimo. Gli output del progetto confluiscono in una serie di dati e nelle linee guida per il loro utilizzo, a supporto della governance transfrontaliera.

 

IL PROGETTO IMPACT
Finanziato dall’Unione europea, il progetto IMPACT (2017-2020) è coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Marine (CNR – ISMAR), sede di Lerici, con la partecipazione del Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” (CIBM), del Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile (LaMMA), dell’Institut Français de Recherche pour l’Exploitation de la Mer (IFREMER), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), del Laboratoire d’Ecogéochimie des Environnements Benthiques (LECOB-CNRS), della Regione Toscana e dell’Université de Toulon.

 

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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