Ilaria Molinari: con l’apnea e una coda da sirena insegna ad amare e proteggere il mare

Ilaria Molinari ci racconta come la sua carriera da apneista l’abbia fatta mobilitare verso la protezione del mare.

Abbiamo intervistato per voi Ilaria Molinari, campionessa italiana di apnea, che ora insegna l’apnea indossando una coda da sirena e sensibilizzando alla protezione del mare. Infatti, é proprio grazie alla pratica dell’apnea che condivide l’amore per il mare.

 

Fin da giovane Ilaria scopre la sua grande passione per il mare e per l’apnea. Si allena per scendere sempre più in profondità, fino a toccare i -77 metri, sfiorando il record del mondo stabilito in quella stessa competizione a -79 metri. Ma non è solo l’apnea a prendere il suo tempo. Ilaria insegna ogni giorno alle nuove generazioni il rispetto per gli ecosistemi marini, attraverso la pratica apneistica.

In particolare, l’abbiamo intervistata per fare insieme una riflessione sul rapporto tra l’apnea e la protezione e l’educazione ambientale anche attraverso la sua esperienza e le sue scelte.

Inoltre ne abbiamo approfittato per farci raccontare della 5° edizione di Spazzapnea – Operazione fondali puliti, a cui potete partecipare il prossimo 10 Giugno (seguite il link per saperne di più). In generale, i partecipanti si sfideranno a una gara di apnea, in cui dovranno raccogliere i rifiuti in mare.

Ecco a voi un estratto della sua intervista che uscirà in versione integrale prossimamente nella versione cartacea di Pianeta Azzurro.


 

IL PIANETA AZZURRO: Sapresti spiegare come le tue scelte di vita e di carriera da apneista, ti abbiano portato ad avvicinarti alla protezione e all’educazione ambientale?

ILARIA MOLINARI:La passione per l’apnea nasce naturalmente dall’amore per il mare. Un profondista che non ama il mare non potrebbe mai fare questa attività, soprattutto a livello agonistico. A fronte delle emozioni meravigliose e indescrivibili sia fisiche sia mentali che regala, c’è anche una buona dose di allenamenti, fatica e un pizzico di rischio che sono giustificati solo da un immenso amore per il mare. Da qui nasce il mio interesse primario di tutelarlo e aiutarlo.

D: Potresti approfondire il progetto “Spazzapnea”?

R:Spazzapnea, operazione fondali puliti, è un progetto ideato a Genova nel 2018. Spazzapnea è una gara durante la quale i partecipanti, divisi in squadre, si trasformano in veri e propri “spazzini del mare”. Competono immergendosi in apnea o camminando sui litorali per recuperare il maggior numero di rifiuti. Quest’anno si svolgerà il 10 giugno contemporaneamente in diverse località italiane. Si tratta di un’iniziativa Apnea Academy, ormai diventata una bellissima e utilissima tappa fissa annuale.

D: Conosci o hai preso parte ad altri progetti in cui l’apnea non è più solo uno sport acquatico ma diventa mezzo per sensibilizzare alla protezione del mare? Quali?

R:Attraverso la mia attività di sirena cerco proprio di fare questo: trasmettere il messaggio della tutela dell’ambiente marino attraverso la metafora della sirena. Una creatura mitologica metà pesce metà donna, che unisce visivamente, ma anche metaforicamente uomo e mare. Siamo interconnessi e inscindibili, ignorare o maltrattare il mare significa fare del male a noi stessi. Il metodo d’insegnamento “Sirenamente” parte da questo concetto. Ovvero, che oltre la coda e l’immagine piacevole di una sirena che si muove liberamente in acqua, c’è la preparazione, la conoscenza dell’apnea, del nuoto con la monopinna e della respirazione. Ma soprattutto c’é l’amore per il mare. Tutto ciò serve per immergersi in sicurezza e divertendosi. Inoltre, converge nella figura della sirena, portatrice dei valori di rispetto del mare, che cerco di trasmettere attraverso video e racconti ai miei allievi adulti e soprattutto bambini. Ripongo infatti grandi speranze soprattutto in loro, in quanto trasmettere a loro un messaggio importante vuol dire consegnarlo in mani sicure. Darlo a piccole persone, che un giorno saranno adulte. Ma senza dimenticare i concetti importanti che gli sono stati comunicati e passati attraverso le emozioni, la purezza e la passione per l’acqua.

Continuate a seguirci su Pianeta Azzurro per non perdere nessun aggiornamento e tenere d’occhio l’uscita dei prossimi numeri della rivista con la versione integrale dell’intervista a Ilaria Molinari e tante altre novità!

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Scrive per noi

Mariarita Caracciolo
Mariarita Caracciolo
Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

Mariarita Caracciolo

Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

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