GREEN FLAGS – Il Podcast che vi porta nel mondo della natura e vi fa conoscere chi si occupa di proteggerla!

GREEN FLAGS é il nuovo podcast che vi presenta alcune delle persone impegnate a proteggere l’ambiente, per esempio con missioni di ricerca e osservazione, come fa l’associazione Menkab con i cetacei nel Mar Ligure.

Ci sono persone che per tutelare l’ambiente hanno creato progetti avventurosi e di grande impatto. Gente che quotidianamente si immerge nella natura selvaggia per conoscerla e proteggerla: scienziati, documentaristi, esploratori, volontari di associazioni no-profit. Cosa possiamo imparare da queste persone? Come possiamo fare la nostra parte in questo mondo in rapido cambiamento?”

Cosi Igor D’India, adventure filmmaker, presenta il suo podcast, lo trovate linkato qui sotto.
In questo podcast, in collaborazione con Pianeta Azzurro, sono raccontate 8 storie di avventura e ambiente che discuteremo insieme ogni settimana.

“Tra gli ospiti ci saranno persone che studiano e proteggono i cetacei nel mar Ligure, che cercano coralli, persone che hanno girato in lungo e in largo al Polo Nord, c’è chi studia e testa robot sottomarini, c’è chi ha addirittura contribuito all’apertura di un museo dopo aver provato a soccorrere un capodoglio in mare…” continua Igor.

Gli episodi usciranno ogni lunedì ed il primo é già disponibile dal 27 marzo.
E noi di Pianeta Azzurro siamo felicissimi di accompagnarlo come media partner durante tutti gli episodi.

LINK SPOTIFY per ascoltare il podcast.
E riassunto del primo episodio qui in basso.

 

Primo episodio Menkab e l’osservazione di cetacei nel Mar Ligure.

I protagonisti del primo episodio sono due biologi marini: Giulia Calogero (presidente) e Biagio Violi (vice presidente) di Menkab, un’associazione che fa ricerca e documenta la biodiversità dei cetacei nel Mar Ligure. Per filmare questi grandi animali marini nel proprio  ambiente naturale Menkab si avvale della collaborazione con la società di produzione audiovisiva Artescienza s.a.s (che se vi ricordate avevamo scoperto durante l’Intervista su Acciuga a Nadia Repetto).

                                     Il logo di Menkab. Associazione che fa ricerca e documenta la biodiversità dei cetacei nel Mar Ligure.

Il lavoro di ricerca sui cetacei include un duro lavoro di campo, dove si passano ore in mare a cercare di avvistare questi animali. E dopo averli trovati e bisogna raccogliere i dati, munirsi di fotocamere per fare le foto necessarie al riconoscimento dell’animale in questione. Infine, bisogna analizzare questi dati per capire il loro stato di salute e individuare le zone geografiche dove spendono gran parte del loro tempo. Ovviamente la natura è imprevedibile e i cetacei, che percorrono ogni giorno lunghe distanze, non aspettano noi scienzianti che dobbiamo studiarli. Oltretutto il riconoscemento è molto più complicato di quello che pensiamo ed include ore ed ore di ricerca e analisi dati dietro a un computer.

Progetti Menkab attuali

Menkab è la seconda stella più luminosa della costellazione della Balena, da qui deriva il nome dell’associazione Menkab. Al momento sono due i progetti principali di cui si occupa il team:

Progetto Catodon capodoglio

Un progetto per censire i capodogli nel Mar Ligure.

Il capodoglio è il più grande predatore vivente che si trova da polo a polo. Nel Mar Ligure viene ricercato soprattutto nei pressi dei Canyon sottomarini, dove il movimento delle correnti attiva le catene alimentari, il capodoglio va lì a mangiare totani e calamari restando in apnea il 70% della giornata e alternando 45min di apnea e 10min di superficie.

Progetto Click

Un progetto per studiare il capodoglio e l’acustica.

L’acustica, grazie all’idrofono, un microfono subacqueo, permette di ascoltare il mare e di confermare la presenza degli animali durante le immersioni prolungate (Watwood et al. 2006). Mentre la foto identificazione, consente di identificare i diversi individui, una volta in superficie, fotografando e analizzando forma e posizione di cicatrici (marks) presenti sul corpo e sulla coda (Alessi et al., 2014). Sia le foto scattate da camere subacquee che quelle con il drone in superficie sono necessarie per creare la carta d’identità dell’animale che permette poi di riconoscerlo e ritrovarlo in varie aree del Mediterraneo o altrove.

Altri avvistamenti avvenuti che hanno anche scatenato una reazione mediatica sono state le orche provenienti dall’Islanda che hanno proseguito fino al Mediterraneo orientale arrivando fino in Israele; e il più inatteso la balena grigia, l’avvistamento più raro nel Mediterraneo (normalmente, infatti, questa specie vive nell’oceano Pacifico).

Insomma, una puntata piena di spunti e informazioni per chi vuole saperne di più su questo mestiere favoloso che è l’avvistatore, ricercatore e documentarista di cetacei.

Vi lascio i link della prima puntata di GREEN FLAGS, non perdetevela!

LINK SPOTIFY

LINK AL PRIMO EPISODIO SU SPREKER

Inoltre potete trovare Menkab, il respiro del mare, su Instagram, Facebook, LinkedIn e ovviamente sul loro sito web!

 

 

Scrive per noi

Mariarita Caracciolo
Mariarita Caracciolo
Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

Mariarita Caracciolo

Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

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