Giornata Mondiale dell'Ambiente 2023 - #BeatPlasticPollution

Beat Plastic Pollution – sconfiggere l’inquinamento della plastica – è il tema della 49° Giornata mondiale dell’ambiente, che verrà celebrata il 5 giugno in Costa d’Avorio.

Era il 1972 quando le Nazione Unite hanno dato il via a una ricorrenza che, appena due anni dopo, si è esibita nel suo primo ritrovo globale (Spokane, USA); il nome originale è World Environment Day, il cui acronimo, WED, richiama l’idea del matrimonio. Al centro dell’iniziativa, infatti, c’è la consapevolezza di essere intimamente uniti alla natura, noi specie umana, e che dall’unione con lei derivino oneri e onori. Sull’onda di questa consapevolezza, si cerca di fare luce su questioni complesse, che coinvolgono le scelte della comunità mondiale come quelle del singolo individuo.

In questi quasi cinquant’anni di incontri, ospitati tra gli altri da Italia, Cina, Canada e Bangladesh, i temi della crisi climatica e della disgregazione degli ecosistemi sono stati affrontati da molti punti di vista diversi.

Il video di presentazione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023

Quest’anno (e non è la prima volta), il protagonista/antagonista è la plastica. Il taglio particolare di quest’edizione corre su due binari paralleli: l’economia circolare sostenibile (non buttare, riutilizza) e le ultime tecnologie nel campo della sintesi polimerica (nuove plastiche, più amiche dell’ambiente).

La reiterazione tematica non stupisce se si considera che ogni anno vengono prodotte 400 milioni di tonnellate di plastica, di cui tra le 19 alle 23 tonnellate finiscono in acqua.

Per citare il sito del WED 2023, “Oggi la plastica intasa le nostre discariche, si disperde nell’oceano, viene bruciata producendo fumi tossici, e tutto questo la rende una delle minacce più gravi per il pianeta”.

Per rimanere aggiornati sui contenuti del WED, segui #BeatPlasticPollution sui social e visita:

https://www.worldenvironmentday.global/about/theme-host

Scrive per noi

Andrea Puglisi: Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.