“Una balena in una conchiglia”, il nuovo talk di Educational Goal ci porta in un mare di domande

Secondo appuntamento con i talk show di Educational Goal, questa volta protagonista il corto cinematografico realizzato da Associazione Triton.

Anche in questo nuovo talk per il cartellone 23/24 di Educational Goal, a tirare le fila dell’evento, la regia di Officine Sostenibili e, come moderatore, Andrea Ferrari Trecate, redattore de Il Pianeta Azzurro.

Gli ospiti della chiacchiera sono stati Lorenzo Carbone, civilista dell’Istituto per l’ambiente e l’educazione Scholé Futuro di Torino che assieme a Il Pianeta Azzurro è media partner del progetto e co-creatore dei contenuti; Giulia Luzi, assistente di progetto sia nella fase di pianificazione che di attuazione dei progetti LIFE di Triton, oltre ad esser Project Manager del progetto LIFE Eolizard per la salvaguardia della lucertola delle Eolie; ed infine, ma non per importanza, Eleonora Ledda, Responsabile della comunicazione del progetto LIFE Eolizard, oltre con Triton, collabora attivamente presso Rai come Project Manager dell’Area Interfacce, Design e Usabilità di RaiPlay e Digital. Sia Luzi che Ledda hanno fatto parte del team di coordinamento scientifico per la realizzazione di “Una balena in una conchiglia“.

Come di consueto, i relatori presenti si sono prestati alle tante ed incalzanti domande delle classi.

I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che hanno deciso di usufruire dei contenuti di Educational Goal, hanno avuto l’opportunità di vedere il corto il 22 marzo scorso e il 26 di partecipare al talk show live sulla tematica trattata.

Ben 17 classi si sono connesse per un conto di circa 340 persone coinvolte tra alunni ed insegnanti. Uno scambio intergenerazionale che ha permesso di divulgare e di chiarire dubbi o perplessità sulla tematica del preservare il mare. “Una balena in una conchiglia” ha spalancato le porte ad un vero e proprio mare magnum di tematiche: dall’inquinamento, alle diverse tipologie di comunicazione; della bellezza della fauna e della flora marina alle soluzioni per impattare di meno sui nostri oceani.

Domande anche dal taglio filosofico ed esistenziale hanno fatto da stimolo al dibattito, segnalando un’urgenza dei più giovani che li vede toccati nel profondo dai temi del dibattito ambientale. Un’evidenza che porta sicuramente alla luce come l’interesse per queste tematiche sia sempre più presente nelle nuove generazioni.

Il mare può ben sperare. Ci sono tanti nuovi emissari del messaggio che quella stessa conchiglia del corto ha cercato di portare in giro, magari non con la voce di Giannini ma con voci più giovani e squillanti, comunque capaci di divulgare un messaggio di cura della bellezza degli oceani.

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