Il 2 febbraio 1971 a Ramsar, in Iran è stato firmato l’atto riconosciuto ufficialmente come “Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale“. Nonostante le indicazioni date da questa convenzione siano in realtà molto ristrette e in riferimento a siti specifici, rimane il 1° vero trattato intergovernativo per la gestione e la conservazione degli ecosistemi naturali con scopo globale.
A 26 anni di distanza dalla firma della Convenzione, il 2 febbraio 1997, viene istituita ufficialmente la giornata mondiale delle zone umide, con l’intento di far aumentare e diffondere la consapevolezza sull’importanza che questi ambienti hanno per la popolazione globale e per il benessere del pianeta.
Cosa è una zona umida?
la definizione raccoglie tutti quegli ambienti naturali che si caratterizzano per la compresenza di acqua e terreno.Rientrano quindi in questa categoria:
- paludi
- acquitrini
- torbiere
- bacini (naturali/artificiali)
- stagni
- lagune
- litorali
- canali
- saline
- cave di inerti per attività fluviale…
…Con questa nominazione si raccolgono numerosi esempi di ecosistemi. Al centro della Conferenza di Ramsar è il concetto di “uso razionale” di queste zone affinché venga mantenuta la loro funzione ecologica nel contesto di uno sviluppo sostenibile.
Il ruolo delle zone umide
Grazie alla simbiosi di terreno ed acqua le zone umide rappresentano ambienti estremamente ricchi di biodiversità e costituiscono la base per la sopravvivenza di numerose piante e animali, inoltre sono importanti depositi di materiale vegetale genetico.
Tema 2018
Come ogni anno viene assegnato un tema alla giornata, quest’anno lo slogan è:
Le zone umide per un futuro sostenibile delle città
proprio per richiamare l’attenzione sull’importanza che questi ambienti hanno in relazione al nostro benessere; ad esempio nelle aree urbane svolgono un’azione di filtraggio dell’acqua che è fondamentale per salvaguardare l’approvvigionamento idrico, poiché grazie a questa azione assorbono tossine dannose, pesticidi e fertilizzanti agricoli, rifiuti industriali e trattano i liquami domestici [Fonte:www.legambiente.it]. Sempre in relazione agli ambienti urbani la loro presenza è fondamentale per mitigare le ondate di calore e raffreddare l’aria che è surriscaldata dai gas di scarico di macchine e mezzi di trasporto e dalle emissioni degli impianti di riscaldamento e raffreddamento.
Oltre a tutto questo svolgo un importante ruolo educativo, grazie infatti alle attività che è possibile praticarvi, come il birdwatching, ciò contribuisce ad accrescere il livello di conoscenza sulla biodiversità che le caratterizza e sull’importanza che ricoprono nella sua conservazione.
negli ultimi 50 anni questi ambienti hanno subito una forte diminuzione, tra le principali minacce che rischiano di farci perdere questi preziosi ecosistemi ci sono la distruzione diretta, le specie aliene, l’agricoltura e l’industria.
Maggiori informazioni
Elenco delle zone umide italiane riconosciute nella Convenzione di Ramsar
http://www.worldwetlandsday.org/map
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