PREMIO “il Pianeta Azzurro” per tesi di laurea in biologia marina VII EDIZIONE – 2023/24

Questo premio é per tutti gli studenti che usufruiscono dell’attività subacquea come strumento per la ricerca nelle scienze marine. Se hai svolto una tesi magistrale in ambiente subacqueo allora potresti essere interessato! Leggi il regolamento e partecipa anche tu al bando per vincere un’attrezzatura subacquea (GAV ed erogatori BEUCHAT ed una action camera Best Divers).

L’attività subacquea nel campo delle scienze del mare, in particolare biologia ed ecologia, ma anche oceanografia e geologia, è diventata negli ultimi decenni un passaggio se non obbligato certo importante per la conoscenza dell’ambiente marino. Nonostante la precisione garantita oggi dagli strumenti utilizzati per lo studio del mare, le loro dimensioni sempre più ridotte e la loro capacità d’interazione con i computer, è innegabile che l’osservazione diretta da parte dello studioso di cosa c’è e di cosa accade sotto la superficie del mare rimane un fattore chiave per la comprensione dell’ambiente sottomarino soprattutto in un periodo di cambiamenti ambientali e climatici come quello in cui stiamo vivendo. Finita l’epoca pionieristica che ha visto in prima fila molti studiosi del mare italiani, l’attività subacquea è diventata uno strumento quasi normale per i giovani che intendono dedicarsi alle scienze marine, e di questo fin dal 1969 la SIBM (Società Italiana di Biologia Marina) e molti suoi soci ne sono stati attivi fautori. A questo proposito basta ricordare l’istituzione della ISSD (International School for Scientific Diving) avvenuta nel 1989 fino ad arrivare alla fondazione dell’AIOSS (Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei) nel 2010.

Ed in tempi ancora più recenti, il goal 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile” dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
Infine, proprio l’anno scorso le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2021 – 2030 la “Decade of Ocean Science for Sustainable Development” (Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile). Questa iniziativa punta a mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica.
Con queste premesse, gli organizzatori di questo premio intendono favorire l’utilizzo delle tecniche subacquee premiando questa scelta da parte di chi sta iniziando la sua carriera con una tesi che preveda campionamenti e osservazioni dirette dell’ambiente sommerso.

PREMIO “il Pianeta azzurro”
per tesi di laurea in Biologia Marina
VII Edizione 2023/24

L’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – Rete WEEC Italia è un’istituzione senza fini di lucro, ed “Il Pianeta Azzurro” è un suo progetto di comunicazione ed educazione ambientale per salvaguardare ed incentivare la conoscenza dell’acqua e dei suoi abitanti. Considerato l’interesse nella difesa dell’ambiente marino e nella promozione della sua conoscenza e l’importanza di valorizzare le prime ricerche di studenti universitari che intendono dedicarsi allo studio della biologia marina, promuove il Premio per una tesi di laurea magistrale nel campo della Biologia Marina che intenda avvalersi per la sua attuazione di indagini subacquee.
Fin dalla seconda edizione del 2018, unico anno in cui il premio è stato biennale, è stato ottenuto il patrocinio del World Oceans Day. Infatti, ogni anno dal 2009, l’8 giugno è stata designata la “Giornata Mondiale dell’Oceano – World Oceans Day (WOD)” dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per sensibilizzare e supportare iniziative che inducano la comunità globale a ragionare sui benefici che l’umanità ottiene dall’oceano e per l’importanza di rispondere alle attuali difficili sfide per mantenere l’oceano in salute.

Anche per questa settima edizione il Premio, oltre all’AIOSS (Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei), ha ottenuto i patrocini di:

SIBM (Società Italiana di Biologia Marina)
ISSD (International School for Scientific Diving)
Reef Check Italia Onlus, fondata nel 2008, è un’associazione scientifica non lucrativa dedicata
alla protezione e al recupero delle scogliere del Mediterraneo e di tutte le aree coralline.
Accademia internazionale di scienze e tecniche subacquee, realtà che riunisce coloro che hanno ricevuto il Tridente d’Oro, premio creato nel 1960 e considerato il “Nobel delle attività
subacquee”.

L’occasione di questa nuova edizione permette di arricchire ulteriormente le collaborazioni, infatti si aggiungono agli enti che patrocinano questo progetto:

ITACA The Outdoor Community che organizza la rassegna cinematografica Ocean Film Festival Italia.
COI, la Commissione Oceanografica Italiana costituita con provvedimento del Presidente del CNR nel 2020 ed in correlazione con le Nazioni Unite per la difesa degli oceani. Presiede in Italia il Comitato Nazionale della Decade del Mare.

Inoltre si pregia del supporto di Media Partner di Scubazone e del partner tecnico Beuchat International e Best Divers.
Beuchat è innanzitutto la storia dell’incontro tra un uomo e il mare e del suo desiderio di offrire dei momenti unici di esplorazione al maggior numero di persone possibile. Questa passione è rimasta ancorata nei collaboratori dell’azienda fin dalla sua nascita. Una storia all’insegna
dell’innovazione, della scoperta e dell’incontro, che oggi copre tutti gli sport subacquei e acquatici, da quelli più sportivi a quelli per famiglie.
Tra i valori più significativi della marca ci sono la passione e l’impegno eco responsabile e soprattutto la mission: “Vivere e preservare il mare”.

REGOLAMENTO DEL PREMIO

Art. 1 – Scopo
Il premio “il Pianeta Azzurro” intende premiare la ricerca scientifica universitaria in ambiente marino mediante l’utilizzo di attrezzature subacquee.

Art. 2 – Caratteristiche del premio
Il premio viene assegnato a giovani laureate/i che abbiano svolto una tesi magistrale in ambiente subacqueo e consiste in una attrezzatura subacquea (GAV ed erogatori BEUCHAT ed una action camera Best Divers).
Da quest’anno si aggiunge come premio anche un omaggio, nella città più vicina al vincitore, di un paio di biglietti per la rassegna cinematografica Ocean Film Festival Italia. Inoltre per i primi 3 classificati sarà possibile ricevere gratuitamente l’iscrizione per un anno all’AIOSS con il rilascio della certificazione europea (requisiti permettendo) oltre all’abbonamento per un anno alla rivista “il Pianeta azzurro” e la pubblicazione di un’intervista al vincitore nella rivista “ScubaZone”.
Inoltre in ricordo al nostro caro amico e membro della giuria Riccardo Cattaneo Vietti, dal 2022 è stato istituito un premio speciale (in attrezzatura subacquea: maschera, snorkel e pinne BEUCHAT): Premio Speciale “Riccardo Cattaneo Vietti”, Professore Ordinario di Ecologia presso l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Genova. La volontà di questo premio speciale sarà quella di valorizzare temi a lui tanto cari in quanto fulcro della sua attività di ricerca, come le comunità bentoniche mediterranee ed antartiche.

Commissione:

Angelo Mojetta Biologo Marino, giornalista e autore di libri e guide sugli ambienti acquatici e marini;
Carlo Cerrano zoologo marino presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DISVA) dell’Università Politecnica delle Marche e referente della SIBM;
Massimo Ponti Ecologo Marino dell’Università di Bologna e Presidente AIOSS (Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei);
Mario Salomone Presidente dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS e del WEEC (Congresso Mondiale di Educazione Ambientale);
Stefano Moretto Responsabile Area: Educazione – Ambiente – Acqua, Progetto “il Pianeta azzurro” presso l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS.

Art. 3 – Requisiti di partecipazione
Potranno partecipare alla selezione tutti gli studenti che abbiano discusso entro il 2023 una tesi di laurea nel campo della biologia marina per la quale essi abbiano svolto immersioni subacquee a fini scientifici.

Art. 4 – Modalità di partecipazione
Le candidature potranno essere presentate esclusivamente via email, entro e non oltre il 15/12/2024, al seguente indirizzo: pianetazzurro@schole.it. La candidatura dovrà essere corredata dei seguenti documenti, da presentarsi in formato elettronico (pdf):
• domanda di partecipazione datata e firmata, in cui vengano menzionati nome, cognome e data di nascita del candidato, residenza, indirizzo email e numero di telefono, titolo della tesi, università e corso di laurea;
• elenco degli esami sostenuti, relative votazioni e voto di laurea;
• copia del brevetto (i) di immersione, numero di immersioni effettuate;
• presentazione della tesi, nome e qualifica del relatore e dell’eventuale correlatore (max 4.000 caratteri spazi inclusi);
• copia della tesi;
• curriculum vitae in formato europeo.

Art. 5 – Criteri di valutazione
Le candidature pervenute saranno valutate sulla base del carattere innovativo, del potenziale contributo alla difesa degli ambienti marini, dell’apertura interdisciplinare, oltre che al CV del/della candidato/a.

Art. 6 – Valutazione delle candidature e selezione del vincitore o della vincitrice
La commissione di valutazione si riunirà a Torino, presso la Casa dell’Ambiente, o per via telematica per esaminare le candidature e scegliere il vincitore. I risultati della selezione saranno comunicati a tutti i candidati entro il 28/02/2025. Il giudizio della commissione è insindacabile. La/il candidata/o vincitrice/tore dovrà garantire la sua disponibilità a presentare la sua tesi in occasione di eventi organizzati dagli enti promotori (ad esempio all’interno del EUROPEAN DIVE SHOW, del WORLD OCEAN DAY oppure per alcuni Webinar) ed a fornire un riassunto in forma di articolo divulgativo ed una relazione sull’attività svolta corredati da foto per eventuali pubblicazioni a cura del comitato organizzatore.

CHI SIAMO

L’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – Rete WEEC Italia è un’istituzione senza fini di lucro presente in numerose regioni italiane. Nato nel 1982, l’Istituto sviluppa un’attività di divulgazione, promozione culturale, ricerca, progettazione, formazione, consulenza, soprattutto nel ramo della tutela ambientale (anche attraverso lo strumento dell’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile) e del patrimonio culturale e delle “educazioni” trasversali in genere. L’associazione opera attraverso strumenti di comunicazione educativa e ambientale e attraverso progetti, realizzati in collaborazione con amministrazioni locali, aziende, autorità e istituti scolastici, organismi governativi e non, italiani, europei ed extraeuropei.

La Rete WEEC Italia nasce dalla partecipazione della delegazione italiana ai Congressi WEEC (World Environmental Education Congress) e si sviluppa grazie alla volontà dai professionisti che si occupano di educazione alla sostenibilità in Italia di mettersi in rete, per scambiare conoscenze teoriche e pratiche, per coadiuvare progetti, creare sinergie e sostenersi nell’azione educativa. Oggi la Rete WEEC Italia è un punto di riferimento per tutte le professionalità e le organizzazioni che si occupano di educazione ambientale e alla sostenibilità.

La Casa dell’Ambiente è il progetto territoriale dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – Rete WEEC Italia. Nasce come un polo di cultura ambientale e della sostenibilità al servizio dell’intera città di Torino. Casa dell’Ambiente nasce dall’idea di costruire un laboratorio della comunità dell’ambiente urbano, inscrivendosi nel percorso delle “Case del quartiere” già presenti sul territorio torinese.

Il Pianeta azzurro è un progetto di comunicazione ed educazione ambientale. Si occupa di divulgare i temi dell’idrobiologia, comunica e mette in rete le iniziative che focalizzano l’attenzione sulla risorsa acqua, sul dibattito e sulla proposta di progetti per una sostenibilità in campo idrico. Fare educazione ambientale marina e alla risorsa acqua significa anche favorire l’accesso alle informazioni sullo stato dell’ambiente, sensibilizzare amministratori e cittadini, formare tecnici e sviluppare nuove figure professionali, educare giovani e adulti. Per fare ciò Il Pianeta azzurro ha curato concorsi, mostre, video e proposte didattiche dedicati al mondo dell’acqua nelle sue varie forme. Il principale “strumento” con il quale Il Pianeta azzurro “fa comunicazione” è l’inserto che pubblica quattro volte all’anno insieme alla rivista “.eco”, l’educazione sostenibile”, oltre a due uscite speciali, dossier tematici di approfondimento de La Collana del Faro.

All’interno del WEEC, World Environmental Education Congress, nel 2013 è nato il Water Weec.
Durante il settimo Congresso, tenutosi in Marocco, a Marrakech da 9 al 14 giugno 2013, il WEEC ha compiuto 10 anni, periodo durante il quale il WEEC nel mondo ha sollevato molti interrogativi, ha cercato delle risposte, si è sempre confrontato ed ha provato costantemente a creare degli spazi di informazione e formazione. Possiamo e potremmo definirla una “coscienza e conoscenza mobile”.
Ecco, quindi, lo spunto anche per noi, popolo dell’acqua: cosa sarebbe se ci fosse un appuntamento costante su questi temi? Una tavola rotonda, infinita, alla quale si può sempre aggiungere un posto in più, sempre aperta, che si ritrova in occasione del WEEC per creare nuove sinergie e confrontare le idee…un momento di riflessione sui temi dell’acqua: il Water Weec. Grazie a questo lancio, abbiamo potuto ripetere quest’esperienza “acquatica” nel 2015 in Svezia, nel 2017 in Canada, nel 2019 in Thailandia e nel 2022 siamo stati in Repubblica Ceca. In effetti, l’adattamento della gestione dell’acqua in risposta al cambiamento globale, la scarsità e la siccità, il crescente inquinamento e lo sviluppo di attività intensive “acquatiche” come il turismo, l’agricoltura e certi settori manifatturieri sono alcuni dei temi principali che a livello mondiale si dovranno affrontare per i prossimi anni. Ti aspettiamo!

Per ulteriori informazioni visitate il sito:
www.ilpianetazzurro.it
o scrivete a
pianetazzurro@schole.it

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Questo progetto è approvato dal Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile
2021/2030 delle Nazioni Unite come attività decennale.

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