22 Marzo 2024: Giornata mondiale dell’acqua. L’acqua per la pace.

Il 22 Marzo é la Giornata Mondiale dell’Acqua. Un buon momento per riflettere sulla crescente crisi idrica che affligge molte parti del mondo. Il tema di quest’anno? L’acqua per la pace!

Ogni mattina ci svegliamo. Beviamo un bicchiere d’acqua. Andiamo in bagno a lavarci i denti. Magari facciamo una doccia oppure laviamo il viso. Poi andiamo in cucina, prepariamo la colazione e ancora una volta beviamo qualcosa. Infine laviamo il tutto grazie al nostro prezioso rubinetto da cui fuoriesce acqua pura e potabile. Oppure mettiamo tutto in lavastoviglie. Se ci resta il tempo carichiamo anche una lavatrice. Ci sembrano gesti cosi scontati, eppure non lo sono in tutti i paesi del mondo. Non lo sono quasi più nemmeno per noi.

Ogni giorno l’acqua viene usata per bere, per l’agricoltura, per l’industria, per la ricreazione, per l’igiene e per i servizi igienico-sanitari. Per ricordarcelo, le Nazioni Unite hanno instituito a partire dal 1992 la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), che si celebra il 22 Marzo ed é una ricorrenza prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Un buon momento per riflettere sulla crescente crisi idrica che affligge molte parti del mondo. Il tema di quest’anno é “Water for Peace”, che significa acqua per la pace.

A questo proposito ogni anno in Italia l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) rilascia un report che presenta i risultati delle varie ricerche, elaborando le analisi e integrando la lettura con riferimenti legati al territorio e alla popolazione.

La crisi idrica in Italia

Non possiamo più dare per scontato la disponibilità d’acqua pulita e potabile. Il cambiamento climatico lo ha reso chiaro, alternando fasi di siccità a alluvioni, costringendo 1350 comuni a ridurre il consumo d’acqua e causando danni all’agricoltura per oltre 6 miliardi di euro, nonché l’utilizo di fondi di emergenza per oltre 55 milioni di euro. Pensate che solo l’emergenza alluvioni dell’Emilia-Romagna di Maggio 2023 e della Toscana di Novembre 2023 sono costati oltre 440 milioni di euro.

Fermatevi a pensare come la vita si ribalterebbe se non fosse più possibile utilizzare acqua potabile in casa. Come per esempio è successo recentemente all’isola Mayotte (Francia), dove a causa della siccità sempre più severa, le riserve d’acqua dell’isola sono quasi vuote. Di conseguenza, la scorsa estate, migliaia di persone si sono ritrovate ad avere acqua solo un paio d’ore e solo un giorno su tre.

Questa non è una realtà cosi lontata da noi oramai, soprattutto dopo la grave siccità degli anni più recenti. Le montagne hanno pochissima neve e di conseguenza i livelli di laghi e fiumi si sono ridotti drasticamente. Per esempio il livello del Lago di Como è diminuito ed è pieno solo al 18% delle sue riserve d’acqua normali; il fiume Po’ non è mai stato cosi basso e in alcune zone si è definita la siccità estrema, il che è un disastro per l’agricoltura locale.

Circa un terzo dell’acqua disponibile nelle infrastrutture pubbliche viene perso

In Italia, l’impatto della crisi climatica è anche combinato alle vecchie infrastrutture a servizio del sistema idrico, che hanno varie perdite, dice Simona Ramberti, ricercatrice dell’Istat, durante un’intervista alla CNN. Secondo “l’Urban Water Census” dell’Istat, che descrive lo stato delle acque a servizio urbano in Italia, nel 2020 più del 42% dell’acqua del sistema non ha potuto raggiungere le strutture urbane. Si tratta di una perdita giornaliera di 157 litri per ogni residente che sarebbero bastati per 43 milioni di persone in un anno.

Praticamente più di un terzo dell’acqua utilizzabile viene persa ancora prima di entrare nelle case! Nel 2022, che secondo i dati raccolti dagli esperti, è stato l’anno più caldo nella storia del nostro Paese, si è registrata una riduzione della disponibilità idrica di oltre il 51% rispetto al periodo 1951-2022. Non per niente è passato alla storia come l’anno con la peggior siccità da più di 70 anni.

L’acqua per la pace 2024

In un periodo storico in cui le tensioni geopolitiche e le sfide ambientali si intrecciano sempre più, l’acqua emerge non solo come una risorsa essenziale per la vita, ma anche come uno strumento potenziale per la promozione della pace e della collaborazione internazionale. Questa giornata vuole mostrare attraverso attività divugative ed educative come una gestione condivisa e sostenibile delle risorse idriche possa contribuire a prevenire i conflitti e favorire la resilienza delle comunità.

I messaggi chiave per la Giornata Mondiale dell’Acqua

L’acqua puó essere fonte di pace o di conflitto.
Quando l’acqua è scarsa o contaminata, o quando le persone non vi hanno accesso, iniziano le tensioni. Cooperando tra nazioni possiamo rispondere alla domanda d’acqua di tutti e aiutare a stabilizzarne la sua presenza ovunque.

Prosperità e pace dipendono dall’acqua.
Mentre la nazioni cercano di gestire il cambiamento climatico, la migrazione di massa e i disordini politici, il dibattito deve concentrarsi sulla cooperazione per quanto riguarda l’acqua.

L’acqua puó salvarci dalla crisi.
E’ possibile incrementare l’armonia tra le comunità e le nazioni unendosi attorno all’obbiettivo di un utilizzo appropriato e sostenibile dell’acqua. Sia a livello internazionale che con azioni locali.

Protezione e gestione sostenibile delle risorse idriche

Ma quanto é importante sensibilizzare alla giornata mondiale dell’acqua? Sicuramente importantissimo in vista di una gestione sostenibile delle risorse idriche. Garantire a tutti la disponibilità e l’accesso ad acqua pulita e servizi igienico sanitari è anche l’obiettivo 6 dei 17 dell’Agenda Onu 2030.

Per questo in Italia sono presenti enti che si occupano della protezione delle sorgenti d’acqua e dunque dell’uso responsabile e efficiente di questa risorsa. Tali enti si occupano anche all’installazione di sistemi di misura che consentono il monitoraggio costante di alcuni parametri, permettendo di identificare eventuali anomalie o perdite idriche, di programmare e anticipare operazioni di manutenzione, nonché di attività di ricilclo, per permettere il riutilizzo in ottica di un’economia circolare. Per esempio le società del gruppo Acea si occupano del servizio idrico integrato in cinque regioni: Lazio, Umbria, Toscana, Campania e Molise.

Direttive Europee

La politica unionale ha istituito due quadri giuridici principali per la tutela e la gestione delle risorse di acqua dolce e di acqua marina mediante un approccio globale basato sugli ecosistemi, ossia la direttiva quadro sulle acque e la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino. Con l’aumento delle temperature globali che non accenna a regredire, ora più che mai é essenziale ottimizzare le infrastrutture e i sistemi idrici presenti sul nostro territorio. Inoltre, ora sono le direttive Europee a imporlo.
– La direttiva sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento stabilisce criteri specifici per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee.
– La direttiva riveduta sull’acqua potabile del 2020 definisce norme di qualità essenziali per le acque destinate al consumo umano. Impone agli Stati membri di monitorare regolarmente la qualità dell’acqua utilizzando un metodo che preveda l’istituzione di punti di campionamento.
– La direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane ha lo scopo di proteggere l’ambiente dalle ripercussioni negative dello scarico delle acque reflue urbane e delle acque reflue originate dall’industria. – La direttiva sui nitrati intende proteggere le acque dall’inquinamento causato dai nitrati provenienti da fonti agricole.
– La direttiva sulle alluvioni dell’UE è intesa a ridurre e gestire i rischi che tali fenomeni meteorologici rappresentano per la salute umana, l’ambiente, le infrastrutture e i beni. E cosi via altre direttive a cui ogni paese deve ora rispondere. Sperando che questa sia la soluzione alla crisi idrica, ma anche la via per garantire a tutti accesso all’acqua pulita e benessere.

Come possiamo contribuire noi?

Per ottimizzare ulteriormente l’uso di questa preziosa risorsa ognuno di noi può seguire questi consigli (non solo durante la giornata mondiale dell’acqua ma sempre):

  1. Riduci lo spreco. Chiudi il rubinetto SEMPRE. Che tu stia lavando i denti, i piatti o facendo la barba. Una semplice azione può salvare decine di litri di acqua ogni giorno.
  2. Docce efficienti. Limita il tempo delle docce e considera l’installazione di soffioni a basso flusso, che possono ridurre significativamente il consumo d’acqua.
  3. Raccolta dell’acqua piovana. Installa sistemi per raccogliere l’acqua piovana da utilizzare per innaffiare le piante o per altre esigenze domestiche in cui l’acqua può essere non potabile.
  4. Uso intelligente di elettrodomestici. Utilizza lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico e scegli modelli ad alta efficienza energetica e idrica.
  5. Educazione e sensibilizzazione. Prendi coscienza. Condividi l’importanza del risparmio idrico con amici e familiari. La consapevolezza può portare a cambiamenti significativi nel comportamento di tutti.

Non dobbiamo dimenticare che l’acqua è vita e che senza essa nulla puo esistere.

Happy World Water Day a tutti!

 

Bibliografia:

https://www.un.org/en/observances/water-day
https://www.istat.it/it/files//2022/04/Report_ISTAT-WATER-STATISTICS.pdf
https://www.isprambiente.gov.it/it/evidenza/giornata-mondiale-dellacqua
https://lavoce.info/archives/104136/22-marzo-lacqua-per-la-pace/
https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/74/protezione-e-gestione-delle-risorse-idriche
https://edition.cnn.com/2023/03/30/europe/europe-drought-lake-montbel-france-climate-intl/index.html#:~:text=Italy%2C%20located%20in%20the%20%E2%80%9Cclimate,is%20less%20than%2018%25%20full.https://www.huffingtonpost.it/dossier/terra/2023/06/17/news/italia_al_picco_della_siccita_nel_2022_abbiamo_perso_la_meta_dellacqua_disponibile-12408168/#:~:text=Nel%202022%20si%20%C3%A8%20registrata,riferimento%20solo%20all’ultimo%20trentennio.
https://www.gruppo.acea.it/storie/sostenibilita-territorio/obiettivo-6-agenda-2030

 

Scrive per noi

Mariarita Caracciolo
Mariarita Caracciolo
Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

Mariarita Caracciolo

Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

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