Dov’è il gabinetto?

Per 4 miliardi e mezzo di persone (6 su 10) è una domanda impossibile.
Si celebra il 19 novembre la Giornata mondiale del WC.
Cacca, ecologia e società!

Tirare l’acqua del WC è per noi un gesto normale. Da quando anche da noi sono arrivati i gabinetti nelle case (e non in fondo al ballatoio di una casa di ringhiera o nel cortile, come quando la toilette in casa era un lusso e per la pulizia personali c’erano i bagni pubblici) abbiamo un servizio, appunto, “igienico”, e l’acqua. Litri di buona acqua potabile, costata lavoro ed energia per portarla da fonti, depurarla da fiumi e laghi naturali e artificiali, pomparla dalle falde. Potremmo usare un doppio circuito (utilizzando ad esempio per lo sciacquone acqua piovana) e sarebbe un bel risparmio di una risorsa preziosa.

E non è finita qui, perché le feci (come spiega bene ad esempio Giorgio Nebbia in un suo ampio articolo sul Manifesto del 18 novembre) proseguono il loro viaggio, entrando nell’ambiente o, nel migliore dei casi, passando per un depuratore.
Dall’Età del bronzo (3200 a.C.) sistemi di sanitizzazione e fognature fanno parte del cammino della civiltà.
In ogni caso, il gabinetto è un privilegio: nel mondo, un miliardo di persone la fanno all’aperto, circa quattro miliardi e mezzo di persone non hanno accesso a servizi igienici adeguati (nell’Africa sub-sahariana, ad esempio, il 90 per cento della popolazione urbana non dispone di sistemi fognari) e ogni giorno mille bambini muoiono per malattie intestinali dovute alla scarsa igiene dei bisogni corporali. Insomma, per molti esseri umani la vita è anche alla lettera una vita di merda.

La storia della Giornata mondiale: un apostolo del gabinetto
Non per nulla il problema dell’accesso a sistemi di sanitizzazione è stato posto tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (conosciuti anche come Agenda 2030): si tratta dell’Obiettivo 6 (acqua pulita e igiene).

Dal 2001 si celebra anche la Giornata mondiale del gabinetto (il World Toilet Day), riconosciuta ufficialmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013.
L’ISO (l’organizzazione internazionale per la standardizzazione) da parte sua ha sviluppato apposite linee guida per le acque di scarico e un comitato (ISO/PC 305) per il trattamento dei liquami in situazioni non dotate di fognature. «Siamo andati su Marte, teniamo dei computer nelle nostre tasche, ma in duecento anni non abbiamo cambiato la tecnologia dei gabinetti», ha affermato Doulaye Koné, presidente del comitato.
La giornata si celebra il 19 novembre di ogni anno perché in quella data, nel 2001, Jack Sim fondò World Toilet Organization allargando a livello internazionale un’azione intrapresa nel 1998 a Singapore.
Quattro anni dopo Jack Sim fonda anche il World Toilet College e nel 2008 la rivista Time lo proclama “Eroe dell’ambiente”.

Jack Sim, uomo d’affari di successo della città-stato asiatica, compiuti i 40 anni aveva lasciato il suo lavoro per dedicarsi ai poveri, all’insegna del motto “Vivi una vita utile”. Ottenendo successi in altri modi, singolare apostolo del gabinetto.
Sul sito dell’organizzazione è possibile trovare materiali utili in tema di latrine e dintorni e su quello della Giornata mondiale si trovano articoli, storie di innovazione tecnologica e una animazione che illustra ciclo, impatti e pericoli della cacca.

Scrive per noi

Mario Salomone
Mario Salomone
Mario Salomone, già professore aggregato di Sociologia dell’Ambiente e del territorio e di Educazione ambientale all’Università degli Studi di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale (WEEC) e direttore fino dalla sua fondazione (1989) del mensile italiano non profit di riferimento per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità ".eco, l’educazione sostenibile" (www.rivistaeco.it) e del semestrale scientifico internazionale "Culture della sostenibilità".

Mario Salomone

Mario Salomone, già professore aggregato di Sociologia dell’Ambiente e del territorio e di Educazione ambientale all’Università degli Studi di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale (WEEC) e direttore fino dalla sua fondazione (1989) del mensile italiano non profit di riferimento per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità ".eco, l’educazione sostenibile" (www.rivistaeco.it) e del semestrale scientifico internazionale "Culture della sostenibilità".

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