“Tutti pazzi per il Mediterraneo! – MeD for Med” è il progetto lanciato dall’Università Bicocca per promuovere un nuovo sistema di monitoraggio della biodiversità marina.
L’obiettivo di “Tutti pazzi per il Meditteraneo! – MeD for Med” è tanto semplice quanto geniale: utilizzare i numerosi traghetti di linea che attraversano il Mediterraneo come piattaforme per recuperare campioni di acqua marina che verranno poi filtrati per recuperare le tracce di DNA lasciate dagli organismi nell’ambiente circostante.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito della seconda edizione di “Università del Crowdfunding“, il programma di finanza alternativa dell’Università di Milano-Bicocca promosso per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti dell’Ateneo di realizzare progetti innovativi attraverso campagne di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.
“Tutti pazzi per il Mediterraneo! – MeD for Med” è già attivo sulla rotta pilota Livorno – Golfo Aranci che viene monitorata dal 2018 con esiti molto positivi.
Attrvaerso i fondi che verranno raccolti con la campagna su Produzioni dal Basso, gli ideatori del progetto mirano ad estendere il tratto di mare analizzato, aggiungendo 6 nuove rotte che coprono un’area marina di estremo interesse biologico, comprendente gran parte del Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini.
“Le tracce di DNA lasciate dagli organismi marini nell’acqua –spiega la coordinatrice di MeD for Med, Elena Valsecchi, ecologa molecolare del dipartimento di Scienze Ambientali e della Terra all’Università di Milano-Bicocca- saranno recuperate filtrando campioni di acqua marina nei punti in cui si intende rilevare la composizione e l’abbondanza della biodiversità”.
Un tesoro di informazioni inestimabile dato che il Mediterraneo ospita fino al 18 per cento di tutte le specie marine conosciute, molte delle quali endemiche.
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Scrive per noi

- Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.
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