La natura non condona. Soffriamo della sindrome di Phileas Fogg

L’economia mondiale sta bruciando le residue risorse della biosfera, di biocapacità e di risorse non rinnovabili, per tenere in piedi un sistema basato sulla produzione e il consumo di massa e sullo sfruttamento incontrollato della natura e del lavoro umano.

L’economia mondiale sta bruciando le residue risorse della biosfera, di biocapacità e di risorse non rinnovabili, per tenere in piedi un sistema basato sulla produzione e il consumo di massa e sullo sfruttamento incontrollato della natura e del lavoro umano. Incendi, consumo di suolo, via libera ai combustili fossili e in generale a una crescita insostenibile e incontrollata sono aspetti di una "sindrome di Phileas Fogg": sfruttiamo tutto il possibile, come il protagonista de "Il giro del mondo in 80 giorni" di Verne fece bruciare ogni cosa sul piroscafo che lo riportava in Inghilterra, pur di arrivare e vincere la sua scommessa. Ma la natura non condona e non perdona. Leggi la versione integrale dell'articolo al link La natura non condona. Soffriamo della sindrome di Phileas Fogg

Mario Salomone

Mario Salomone, già professore aggregato di Sociologia dell’Ambiente e del territorio e di Educazione ambientale all’Università degli Studi di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale (WEEC) e direttore fino dalla sua fondazione (1989) del mensile italiano non profit di riferimento per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità ".eco, l’educazione sostenibile" (www.rivistaeco.it) e del semestrale scientifico internazionale "Culture della sostenibilità".

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