Abbiamo realizzato un’intervista esclusiva con Massimo Santucci, CEO di Achab Med Srl e Antonio Garofano, Marketing & Csr Specialist, per farci raccontare le potenzialità di Educational Goal.
Educational Goal è un progetto realizzato da Istituto Scholè per l’educazione e l’ambiente e Achab Group con la partecipazione di Pianeta Azzurro.
Nell’intervista, realizzata in esclusiva per il nostro sito, abbiamo voluto ripercorrere la storia di Achab, gli obiettivi presenti e futuri di Educational Goal e la collaborazione di Pianeta Azzurro
IL PIANETA AZZURRO: Fin dal 1995 Achab lavora per sostenere la comunicazione e l’educazione ambientale: quali sono i segreti per un’attività tanto solida e durevole nel tempo?
MASSIMO SANTUCCI: “Abbiamo iniziato alla fine degli anni ’90, quando le tematiche legate alla sostenibilità ambientale erano qualcosa di poco conosciuto o appassionavano pochissimi addetti ai lavori. È stato un percorso faticoso ma animato da tanta passione, che ci ha consentito di superare “inconsciamente” tanti ostacoli, fino ad arrivare ai giorni nostri con una presenza di Achab group consolidata su tutto il territorio nazionale. Le prime campagne di comunicazione hanno riguardato la promozione della raccolta differenziata e contestualmente abbiamo avviato progetti di educazione ambientale nelle scuole. Progressivamente le tematiche ambientali hanno acquisito sempre maggiore notorietà nel dibattito pubblico e politico fino ad esplodere in questi ultimi anni grazie all’impegno di alcune istituzioni – l’Onu con l’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile – ed alcuni leaders – in primis Papa Francesco con le encicliche. Speriamo che tutta questa attenzione si concretizzi in progetti che possano migliorare decisamente la stato di salute del nostro pianeta ed anche la sensibilità delle aziende e dei cittadini sulle tematiche ambientali“.
D: Dopo molti mesi di lavoro, vede la luce il progetto “Educational Goal”, il cui punto forte sono senza dubbio le ecopagelle. Queste consentiranno ai ragazzi ed agli insegnanti di essere parte attiva del processo di scoperta di importanti tematiche ambientali…
MS: “Da tempo volevamo sviluppare una piattaforma educational che diventasse uno strumento di formazione continua per studenti e docenti. Il lockdown ci ha imposto uno stop forzato ma allo stesso tempo ci ha permesso di concretizzare tanti progetti che erano nel cassetto, tra cui proprio “Educational Goal”. Nel corso degli anni abbiamo sviluppato tanti progetti di educazione ambientale “in presenza” ma il covid ci ha fatto “scoprire” altri strumenti di comunicazione che, se opportunamente mixati, ci consentono di raggiungere una platea più vasta migliorando al tempo stesso gli obiettivi e l’efficacia dei progetti di educazione alla sostenibilità“.
D: Alle ecopagelle ed al progetto “Educational Goal” è affiancata l’idea di un contest nazionale: quanto conta il valore di una sana competizione nel complesso scacchiere dell’apprendimento?
MS: “Nelle nostre proposte educative diamo molta importanza ai contenuti ed alle modalità di svolgimento delle attività, impegnando educatori professionisti che generano attenzione ed entusiasmo tra alunni e docenti. Veicolare contenuti impegnativi attraverso il gioco ed una sana competizione sono elementi altrettanto decisivi per un positivo coinvolgimento del mondo scolastico. ci piaceva l’idea di creare delle connessioni tra tutte le scuole italiane sui temi della sostenibilità’ ambientale. consentendo anche a piccole realtà di approfondire i temi proposti. Il contest nazionale “Ecopagella 2.0” si inserisce in questo filone. ma siamo appena all’inizio e già abbiamo in cantiere altre iniziative per il prossimo anno scolastico“.
D: Educational Goal esordisce dopo un anno di pandemia: ritenete che, in futuro, anche il covid e le sue accertate connessioni con un ecosistema sempre più sfruttato, possano diventare tema di educazione ambientale?
MS: “La pandemia in atto ha “provocato” un’accelerazione della conoscenza di temi fino a ieri sconosciuti. Sicuramente c’è una maggiore consapevolezza che l’attuale stile di vita e di consumo non sono compatibili con un pianeta le cui risorse sono “finite”. Occorre ricercare una sobrietà nei comportamenti così da redistribuire il benessere fino ad oggi ad appannaggio di pochi fortunati. L’educazione ambientale è un ottimo investimento sulle generazioni presenti che già mostrano un notevole interesse sui temi della sostenibilità – i Fridays For Future ne sono un concreto esempio. Il cammino verso un futuro sostenibile è lungo ed impegnativo ma occorre affrontarlo con determinazione e convinzione, anche perché’ non abbiamo alternative“.
IL PIANETA AZZURRO: Con noi de “Il Pianeta Azzurro” avete lavorato più nello specifico all’ecopagella dedicata all’acqua; un argomento dato spesso per scontato eppure complesso da trattare, ricco di punti di contatto con la vita di tutti i giorni e fortemente connesso ad altre tematiche (e criticità) ambientali…
ANTONIO GAROFANO: “Sicuramente l’acqua è uno dei temi più evocativi e importanti, da sempre, quando si parla di sostenibilità. Acqua è sinonimo di vita e di purezza. Spiegarne l’importanza ai bambini delle primarie è al tempo stesso complesso e stimolante. Il nostro metodo è sempre stato quello dell’educazione tramite il divertimento: edutainment è la parola chiave per consentire un apprendimento che superi i classici modelli di apprendimento e che punti invece su fantasia, immaginazione e creatività, veri alleati della memoria e della comprensione. Con il contributo di professionisti del settore, come Il Pianeta Azzurro, il compito diventa sicuramente più agevole. Ecopagella 2.0 rappresenta solo il primo contest nazionale, ma abbiamo già in cantiere progetti ed iniziative che mirano a coinvolgere un pubblico vasto nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale“.
D: In un periodo storico così tumultuoso, durante il quale le competenze vengono troppo spesso messe in discussione, quanto conta riaffermare l’importanza di realtà come “Il Pianeta Azzurro” in contesti collaborativi come “Educational Goal”?
AG: “I lavori che hanno dato alla luce “Educational Goal” rientrano perfettamente nella sfera di quella che oggi viene definita “open innovation”, un approccio strategico e culturale innovativo – senz’altro faticoso – che ha consentito a professionalità diverse di esplodere le proprie competenze in un progetto comune. Siamo convinti che la contaminazione di metodi e competenze rappresenti un valore aggiunto sia nel merito dei contenuti che nelle prospettive di sviluppo. D’altro canto, parliamo di realtà – Achab e Il Pianeta Azzurro – che trattano le tematiche della sostenibilità da più di 20 anni, con grande passione, e che assicurano, per la loro storia, autorevolezza e valore scientifico ai contenuti della piattaforma”.
D: Educational Goal è un progetto che non si fermerà al suo ‘stato attuale’ ma prevede di crescere ed espandersi: quali sono i primi prossimi passi in agenda?
AG: “I riscontri che stiamo avendo dal mondo delle istituzioni scolastiche, delle aziende, dalle associazioni e dagli Enti sono di grande entusiasmo. Lo dimostrano anche i numerosi supporter, tra i quali spuntano le più importanti associazioni di categoria del settore. In merito alla partecipazione al contest Ecopagella, abbiamo già raggiunto numeri importanti, nonostante il periodo a dir poco complesso che stanno attraversando le scuole. Puntiamo ad avere partecipazioni in ogni Regione d’Italia. C’è tempo fino al 31 maggio. Il lavoro, comunque, è solo all’alba: abbiamo già in programma la digitalizzazione di ulteriori format (Caccia Al tesoro, Scatti Sostenibili, webinar teatrali), l’implementazione di un blog e la realizzazione di un programma di webinar in occasione delle Giornate mondiali sul tema della sostenibilità (es. Giornata Mondiale Acqua, Earth Day, ecc.), che garantiranno una continuità di iniziative nel corso dell’anno. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso di innovazione, che punta a rendere Educational Goal il punto di riferimento per l’educazione alla sostenibilità“.
Scrive per noi
- Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.
- Attività 20242024.12.20WE CAN BLU IT! – n° 3/2024 (83)
- Attività 20242024.12.18Sesto Forum nazionale Acque Interne: idee per un turismo sostenibile
- News2024.12.14Underwater Dome ed il futuro del mare: con Mario Puzone tra l’importanza del passato e lo slancio di nuovi progetti
- Attività 20242024.12.13Ciao Ocean Film Festival! A presto!