Giornata mondiale delle zone umide 2020

Paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali festeggiano la loro giornata mondiale. Le zone umide sono una difesa contro il climate change e rappresentano un inestimabile partimonio di biodiversità.

Oggi si festeggiano le zone umide: paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali sono protagonisti di eventi e conferenze in tutto il mondo, a testimonianza della loro importanza ecologica.

Istituita contestualmente all’adozione della Convenzione Internazionale per la Tutela delle Zone Umide, firmata in questo stesso giorno del 1971 a Ramsar in Iran, ci ricorda l’importanza di questi ecosistemi, nostra prima difesa contro alluvioni ed inondazioni.

Quest’anno, la comunità internazionale pone l’accento proprio sulle ripercussioni del climate change: le zone umide, infatti, sono tra i primi ambienti a subire le ripercussioni dell’effetto serra. Un autentico paradosso, visto che sono anche gli ecosistemi che assorbono più gas serra sul Pianeta.

infografica Mediterranean Wetlands

Anche in Italia le zone umide sono centrali per l’ecologia del Paese ed il suo equilibrio ambientale. Il WWF oggi ci ricorda infatti che le zone umide sono inserite nella Direttiva Quadro Acque attraverso la quale ci si impegna al raggiungimento dell’obiettivo di cosiddetto buono stato delle acque interne.

Il Ministero dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, affiancati dalle Regioni e grazie a fondi europei, si impegnano a tutelare questi ecosistemi che, insieme alle barriere coralline ed alle foreste tropicali, sono l’habitat che conserva la più elevata biodiversità al mondo.

L’importante Direttiva Quadro Acque è attualmente sotto osservazione da parte della Commissione Europea ed è in atto una consultazione pubblica che si concluderà il 4 marzo. 

La consultazione è presente sul sito della Commissione Ue e mira a raccogliere il maggior numero di small data su come la direttiva quadro sulle acque e la direttiva sulle alluvioni abbiano apportato migliorie alla gestione sostenibile dell’acqua, alla gestione dello stato dei corpi idrici ed alle strategie per ridurre il rischio di inondazioni in tutta l’UE.

Una consultazione importantissima che richiede la partecipazione di tutti per la tutela di questo strumento fondamentale per la tutela delle zone umide e di tutti gli ecosistemi idrici.

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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