A Trieste, il festival MareDireFare

Trieste si anima con eventi dedicati all’oceano e alla sua conservazione, grazie a un’iniziativa dell’Area Marina Protetta di Miramare e dell’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale

Dall’11 al 22 aprile 2024, Trieste si anima d’amore per l’oceano con il festival MareDireFare, un’iniziativa multiforme e dislocata, tra il ghetto ebraico e la scogliera di Miramare.

Dal 2021, il festival si propone di portare il mare al centro dell’attenzione, per riflettere sulla sua conservazione e sul futuro delle risorse marine e per sottolineare l’urgenza di conoscerle e tutelarle. Perché è dall’Oceano che dipende la nostra sopravvivenza e il benessere nostro e degli organismi che lo abitano.

Davvero tanti gli eventi in programma in questi undici giorni, dalla mostra “Cronache dal Profondo” ai seminari di “alfabetizzazione” al mare, e addirittura un laboratorio sui podcast come strumento di divulgazione scientifica.

Per tenere insieme questo itinerario variopinto, uniscono le forze diverse realtà locali e non. In prima fila, l’Area Marina Protetta di Miramare (AMP), e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS); subito dopo, Comune di Trieste, Museo della Bora, Patto per la Lettura ed Editoriale Scienza.

Direttamente dall’AMP, Pianeta Azzurro ha di recente pubblicato un’intervista a Lorenzo Peter Castelletto, giovane fotografo subacqueo e divulgatore, che, oltre a essere una figura chiave nell’organizzazione del festival, partecipa anche in qualità di autore, durante la presentazione della graphic novel Viaggio al centro dell’Oceano, realizzato insieme al fumettista Marco Tabilio per Editoriale Scienza.

Arrivato ormai alla sua IV edizione, il festival MareDireFare è ormai ben affermato nell’ambiente e comincia a porsi come importante punto di riferimento sul piano della divulgazione e conservazione degli oceani.

Gli auguriamo di crescere ancora e far risuonare la sua voce in lungo e (soprattutto) in largo.

Scrive per noi

Andrea Puglisi
Andrea Puglisi
Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

Andrea Puglisi

Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

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