Blue Festival, le scuole del comprensorio spezzino protagoniste della kermesse dedicata all’acqua

Progetti di alto livello, variegati e improntati alla multidisciplinarietà!

Progetti di alto livello, variegati e improntati alla multidisciplinarietà. L’educazione ambientale dedicata agli oceani si racconta sul palco di Blue Festival.

Il dibattito è stato aperto dalla dott.ssa Gloria Rossi che ha portato i saluti di Roberto Peccenini, Direttore dell’ufficio scolastico regionale. Un attestato di stima per Blue Festival e soprattutto per le progettualità delle scuole.

Sul palco sono stati presentati i successi di Percorsi nel Blu, il progetto che la dott.ssa Erika Mioni cura dal 2011 (e già ospite della “Staffetta” di Rete WEEC) con  gli studenti dell’Istituto Comprensivo ISA2 “2 Giugno” della Spezia. Un percorso estremamente scientifico, dedicato al monitoraggio costiero e biologico, sia per i ragazzi che per la stessa docente. Allargato anche alle esperienze di citizen science, “Percorsi nel Blue” ha raggiunto importanti risultati accademici tra cui l’individuazione della Polycerella emertoni all’interno del golfo spezzino, un nudibranco originario dalle coste del Connecticut. Una first-sight che conferma un livello che va ben oltre il semplice progetto scolastico.

Percorsi di alto livello anche per gli studenti dell’Istituto Cappellini-Sauro che hanno svolto un importante progetto di monitoraggio del ‘viaggio’ delle plastiche marine. Costruendo sonde galleggianti, i cosiddetti ML-drifter (veri e propri “rifiuti tracciabili” grazie ad un monitoraggio “smart” costituito da elementi elettronici low-cost, alimentati da pannelli solari) hanno collaborato con il supporto dei ricercatori del CNR-ISMAR per il progetto  “Marine Litter – Citizen Science Activities”. L’attività svolta, supportata e promossa dal progetto NAUTILOS, è stato presentato dalla referente, la prof.ssa Lorena Caselli che ha raccontato la messa in mare delle sonde e del monitoraggio delle stesse.

Il Progetto Sicurezza Giovani dell’ I.I.S.S. “Fossati – Da Passano”, raccontato dal promotore progetto, il prof. Roberto Giansanti e dalla referente prof.ssa Alessandra Borio, ci ha raccontato come l’esperienza sportiva avvicini i ragazzi al contatto con il mare ed ai princìpi dell’altruismo e della cura degli altri. Un progetto pluriennale che mira a stimolare la fiducia dei ragazzi in loro stessi oltre ad avviare a programmi di alternanza scuola-lavoro.

Ultimo ma non ultimo, Progetto “Giona educAzione per il futuro del mare”, del quale noi di Pianeta Azzurro seguiamo l’evoluzione da diverso tempo. Con la dott.ssa Maria Angela Rebecchi abbiamo ripercorso genesi e successi del progetto ora sostenuto dal prof.ssa Pamela Nascetti. Ideato e coordinato dall’istituto comprensivo di Santo Stefano di Magra (ISA12) vede la partecipazione dell’Università di Pavia che con il Centro Interdisciplinare di Bioacustica da oltre 30 anni si occupa di ambiente marino. Importanti anche le collaborazioni con la Marina Militare e la NATO che hanno reso possibili i laboratori di monitoraggio acustico, analisi delle plastiche marine ed anche i progetti artistici strettamente legati a Giona.

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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