La mia tavola è blu: pesca e stagionalità

Continua il viaggio della nostra rubrica dedicata ai temi del cibo, del mare e della sostenibilità.

Il pesce è una fonte di sussistenza antica e questo aspetto, pieno di storia e storie, potrebbe far capire quanto la pesca artigianale sia legata alle nostre tradizioni.

A Natale, per esempio, in tutta la penisola, si consuma il pesce della vigilia. Sicuramente in passato il consumo di pesce era più contenuto a causa dei prezzi e della minore disponibilità, adesso con la pesca eccessiva e il pesce di allevamento, è più facile trovarlo a prezzi meno esosi. Le ricette natalizie comprendono l’anguilla al cartoccio, la polenta con il baccalà, il cappon magro, ecc.

Poi ci sono molte tradizioni legate alla cattura, come quella del pesce spada nello stretto di Messina. È interessante anche il rapporto tra i pescatori e la Chiesa, con i santi patroni e le messe dedicate; non è un caso che esiata l’Apostolato del Mare. Possiamo quindi immaginare quanto la pesca sia stata importante nella storia italiana e quanto siano eccezionali le molte qualità nutrizionali del pescato.

Le proteine del pesce sono più digeribili per una minore quantità di tessuto connettivo rispetto alla carne. Tra le altre qualità nutrizionali spiccano i micronutrienti contenuti, come lo iodio, il calcio e il fosforo ma anche le vitamine come la vitamina A, la vitamina B e la vitamina D. Altri nutrienti importanti sono gli acidi grassi omega-3 che sono conosciuti come acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA). Il DHA ha un ruolo importante nello sviluppo cerebrale e neurologico. Altre fonti di acidi grassi omega-3  sono gli oli vegetali, si trova sotto forma di acido alfalinolenico (ALA) che sarà convertito in DHA. Poiché, però, questa conversione non risulta sempre ottimale, la FAO e l’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano il consumo di pesce per i primi 1000 giorni di vita del bambino per uno sviluppo cerebrale ottimale.

Il pesce ha anche un ruolo protettivo per le malattie croniche. L’alimentazione umana si compone comunque di molti altri nutrienti ed è infatti ricorrente sentire che una dieta variata e composta da molti alimenti vegetali, integrali, legumi e prodotti del mare è spesso definita sinonimo di salute. Allo stesso tempo, altri regimi alimentari sono validi, come quelli che tendono ad escludere i prodotti di origine animali e del mare, come ad esempio la scelta vegetariana o vegana, ripercorrendo un ideale di salute, sostenibilità e di riguardo verso gli altri esseri viventi.

La scelta di consumare il pesce e gli altri prodotti, mantenendo un profondo amore e rispetto per il mare, è possibile ma è necessario  approfondire l’argomento per comprendere quanto il mare giochi un ruolo fondamentale nel pianeta e come acquisire gli strumenti per avere una buona gestione delle nostre scelte alimentari.

L’alimentazione sana parte dalla varietà dei cibi che consumiamo. La rotazione degli alimenti è fondamentale affinché si possano avere tutti i nutrienti necessari al nostro organismo. Mangiare sempre le stesse pietanze non è consigliabile oltre che non sostenibile per il pianeta. In questo contesto ciò che ci interessa è la rotazione dei secondi piatti considerando che il pesce può essere mangiato anche tre volte alla settimana, la carne bianca due, i latticini una volta alla settimana e i legumi tre volte alla settimana e le uova una o due volte alla settimana.

La carne rossa si può consumare una volta ogni sette o dieci giorni, se si desidera. È bene considerare e scoprire anche alimenti diversi dalla solita routine, come i legumi che sono una mano santa per la nostra salute e per l’ambiente. I legumi infatti, se associati a dei carboidrati, forniscono tutti gli aminoacidi necessari al nostro organismo, contengono il ferro, il calcio, il fosforo, il potassio, lo zinco come minerali. Le vitamine presenti sono del gruppo B e l’acido folico. Per l’ambiente invece hanno la capacità di fissare l’azoto nel terreno e sicuramente hanno bisogno di meno acqua rispetto ai prodotti animali come la carne rossa.

Occorre cercare di acquistare i prodotti locali e di stagione affinché non sia necessario consumare molto carburante  e, di conseguenza, inquinare. I prezzi e il sapore della frutta e della verdura saranno migliori.

Anche con i pesci possiamo parlare di stagionalità, in questo caso però la stagione indica i pesci che non sono in fase riproduttiva. La loro riproduzione è fondamentale per migliorare il livello “sotto stock” in cui si trovano, purtroppo, molte specie sovrasfruttate.

Alcuni prodotti ittici, come lo sgombro, il cefalo, il nasello o il rombo, possono però essere consumati tutto l’anno. In questo periodo, l’estate, i pesci consigliati sono -tra gli altri- la gallinella, l’alice e l’orata.

Di seguito un reminder della stagionalità del pesce: 

  • PRIMAVERA: ALICE, GALLINELLA, LECCIA, PALAMITA, SARAGO E
    SPIGOLA .
  • ESTATE: AGUGLIA, ALICE, LAMPUGA, GALLINELLA, ORATA, PESCE
    CASTAGNA, PESCE SERRA, RICCIOLA, SARAGO, SARDINA, SOGLIOLA
    E SPIGOLA.
  • AUTUNNO: ALALUNGA, ALICE, SPIGOLA, TRIGLIA, ROMBO CHIODATO,
    RICCIOLA, GALLINELLA, LAMPUGA E SARAGO.
  • INVERNO: PAGELLO FRAGOLINO, PALAMITA, POLPO, ROMBO
    CHIODATO, SARDINA, SEPPIA, TRIGLIA E VONGOLA VERACE.
  • TUTTO L’ANNO: CEFALO, MORMORA, NASELLO, OCCHIATA, PAGELLO,
    PESCATRICE, ROMBO, SANPIETRO, SCIABOLA, SCORFANO,
    SGOMBRO, SUGARELLO E ZERRO.

 

FONTI:

 1 The nutritional benefit of fish are unique. www.fao.org
2 www.salute.gov.it
3 the state of world fisheries and aquaculture 2022 FAO
4 www.slowfood.it
5 www.apostolatodelmare.chiesacattolica.it
6 www.thelancet.com

Scrive per noi

Michela Pezzali
Michela Pezzali
Dietista, laureata all'Università Sapienza di Roma, aiuta le persone nella ricerca della salute e dell'armonia a tavola. Ha realizzato diversi progetti legati alle famiglie, in particolare alle mamme, per risolvere i piccoli e grandi problemi legati alla gestione dell'alimentazione dei bambini e collabora con diverse riviste e associazioni di genitori. Le tematiche ambientali sono al centro dei suoi lavori più recenti.

Michela Pezzali

Dietista, laureata all'Università Sapienza di Roma, aiuta le persone nella ricerca della salute e dell'armonia a tavola. Ha realizzato diversi progetti legati alle famiglie, in particolare alle mamme, per risolvere i piccoli e grandi problemi legati alla gestione dell'alimentazione dei bambini e collabora con diverse riviste e associazioni di genitori. Le tematiche ambientali sono al centro dei suoi lavori più recenti.

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