Primo articolo per “La mia tavola è blu“! Oggi andiamo alla scoperta di quanto la sostenibilità sia legata alle nostre scelte alimentari, soprattutto quelle legate al mare.
“Sostenibile” è la parola chiave di oggi e del nostro avvenire, ovunque e comunque la si sente pronunciare. La sostenibilità è l’attuale modo di vivere che ognuno di noi dovrebbe adottare per aiutare il nostro pianeta gravemente minacciato dal cambiamento climatico, dall’inquinamento e, più in generale dalla mano dell’uomo.
Ma quando la sostenibilità riguarda il mare, siamo davvero informati? Nella nostra epoca ci arrivano spesso notizie frammentate o “colorate”, per non dire “fake news”, quindi siamo davvero ben informati? Il mondo della pesca è veramente senza misteri? Cosa dobbiamo fare per essere NOI i primi fautori di un cambiamento sostenibile per il mare?
Sono tantissime le domande e sono altrettanto numerose ed interessanti le risposte. Iniziamo a mettere luce in questo “mare” di informazioni attraverso delle pillole corrette e semplici. Approfondiamo quello che ci serve per avere un consumo veramente sostenibile del pesce.
La mia tavola è blu: sarà questo il nostro slogan per garantire alle generazioni future, ai nostri figli e nipoti, che noi, davvero, ce l’abbiamo messa tutta per contribuire a salvare gli oceani e chi li abita. Sarà questo il nostro impegno, il nostro percorso di divulgazione che possa contribuire a modificare alcune abitudini con lo scopo di aiutare il mare e i pesci. Sarà con questa semplice iniziativa che coinvolgeremo i nostri amici, che cambieremo le nostre scelte al ristorante o che chiederemo cose diverse in pescheria.
Partiamo dal principio, però: il sovrasfruttamento dei mari.
Si tratta una questione che mette le organizzazioni governative e non governative assolutamente d’accordo, le modalità della pesca eccessiva sono riconosciute come dannose, vengono spesso adottate tecniche che letteralmente distruggono la biodiversità marina e che mettono a rischio anche la questione alimentare mondiale.
Gli oceani infatti hanno un ruolo fondamentale nella sicurezza alimentare, cioè l’accesso fisico, economico e sociale ad un’alimentazione sufficiente, nutritiva e sicura a tutti (FAO). Questo discorso risulta molto importante rispetto alle previsioni secondo cui la popolazione mondiale raggiungerebbe i 9 miliardi di persone nel 2050 e i 10 miliardi di persone nel 2100. Con questi numeri alla mano, secondo gli esperti sarebbe il mare a garantire un sostentamento nutrizionale a tutti, ci sarebbe questo potenziale ovviamente modificando parecchie dinamiche ad oggi fortemente negative.
Scopriremo però che esiste anche la pesca sostenibile, la quale è messa in pratica da molti e tutelata anche attraverso certificazioni. Sicuramente conoscere anche le realtà positive aiuta a sostenerle e a dimostrare che la correttezza è una via che viene premiata e che oggi non sono poi così rare. Un altro aspetto di rilevanza è quanto la pesca sia al centro della sussistenza di molte persone, unica fonte proteica e di guadagno. Ancora oggi sono tante le persone che non hanno accesso ad un’alimentazione sufficiente, in questi contesti non sarà possibile parlare di scelta etica evidentemente. In generale la pesca dà da mangiare a molte persone, la filiera della pesca poi non comprende solo l’attività in mare, anzi, a terra si concretizza in molti modi, non per ultima la vendita. Le donne hanno il loro spazio, e questo non va dimenticato. La pesca poi ha un patrimonio antico, fatto di tradizioni che vengono tramandate di generazione in generazione e rientra in un contesto di grande valore, la cultura. Non possiamo dimenticare il valore economico di tutta questa grande macchina che si aggira sui 145 miliardi di dollari all’anno e non è un dettaglio insignificante.
Tutti questi aspetti saranno approfonditi in questo percorso, addentrandoci pian piano alla scoperta di questo mondo complesso e meraviglioso, scopriremo infatti meglio in che “acque navighiamo”, qual è il grande potenziale del mare e delle creature che vi abitano.
Contemporaneamente possiamo imparare a rispettare la stagionalità dei pesci, che riguarda il loro ciclo riproduttivo, così come la provenienza del pesce che mangiamo. Vedremo come organizzare la giusta rotazione delle pietanze, fondamentale per la salute nostra e del nostro pianeta, saremo così tutti educati alla scelta sostenibile.
Vuoi iniziare questo percorso con noi? Sei il benvenuto!
Michela Pezzali
Dietista, laureata all’Università Sapienza di Roma, aiuta le persone nella ricerca della salute e dell’armonia a tavola. Ha realizzato diversi progetti legati alle famiglie, in particolare alle mamme, per risolvere i piccoli e grandi problemi legati alla gestione dell’alimentazione dei bambini e collabora con diverse riviste e associazioni di genitori. Le tematiche ambientali sono al centro dei suoi lavori più recenti.
Scrive per noi
- Dietista, laureata all'Università Sapienza di Roma, aiuta le persone nella ricerca della salute e dell'armonia a tavola. Ha realizzato diversi progetti legati alle famiglie, in particolare alle mamme, per risolvere i piccoli e grandi problemi legati alla gestione dell'alimentazione dei bambini e collabora con diverse riviste e associazioni di genitori. Le tematiche ambientali sono al centro dei suoi lavori più recenti.