L’8 giugno è il World Oceans Day, giornata scelta dall’ONU per festeggiare gli oceani di tutto il mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica su come salvaguardare le grandi risorse marine della Terra. Tante le inizitive promosse nelle città italiane in occasione di questa ricorrenza che quest’anno vuole porre l’attenzione sulla pulizia delle acque, sempre più inquinate dalla plastica.
L’oceano, che copre i tre quarti della Terra, è il tipo di ambiente più diffuso sul Pianeta, numerosi sono gli organismi che vivono, si riproducono e vanno a comporre un gran numero di ecosistemi diversi. Spesso l’incredibile biodiversità presente viene distrutta dalla presenza di materiale plastico disperso; Il recente caso della balena morta sulle coste thailandesi per aver ingerito sacchetti di plastica ne è un esempio. L’episodio ha attivato le associazioni ambientaliste in una campagna per richiedere al Governo del paese di ridurre il consumo di buste e ha proposto di far pagare ai cittadini i sacchetti di plastica in modo da promuovere una maggior attenzione sul loro uso e limitarne gli sprechi.
Da sempre considerati una grande risorsa naturale, gli oceani vengono sfruttati dall’uomo per ricavare elevate quantità di alimenti, energia e materie prime con un conseguente sfruttamento delle risorse e una gestione incontrollata dei rifiuti che ha portato al degrado degli ambienti. I cambiamenti climatici, la pesca illegale, l’inquinamento e l’introduzione di specie alloctone nelle acque provocano conseguenze devastanti. Se la tendenza non verrà invertita c’è il rischio concreto di conseguenze sociali ed economiche gravissime. Sensibilizzare la popolazione a ridurre le azioni che incrementano l’impatto sugli oceani significa prendersi cura di essi e della nostra specie.
Numerose sono le azioni che in questi anni hanno promosso la tutela e valorizzazione delle risorse marine, nate da un movimento denominato “Ocean literacy” sorto negli Stati Uniti nel 2002. Il progetto ha portato alla creazione di corsi di studi per formare gli studenti sulla conoscenza della vita degli oceani e i benefici che essi apportano alla nostra esistenza; Le Nazioni Unite hanno promosso azioni volte a perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile; l’UNESCO ha diffuso un manuale per contribuire all’attuazione dell’obiettivo 14 per aumentare la conoscenza sugli oceani sviluppando maggiore sensibilizzazione ai problemi che li minacciano. Esso intende incoraggiare tutti i cittadini a svolgere un ruolo attivo nell’attuazione di comportamenti maggiormente sostenibili e nella protezione e gestione di mari e oceani.
In Europa si è concluso nel febbraio 2018 il progetto Sea change finanziato dal programma Horizon2020 per promuovere un cambiamento di mentalità tra i cittadini europei nei confronti delle risorse marine. Il materiale informativo prodotto ha creato molte occasioni e strumenti per attivare gli stessi cittadini a prendere parte alla tutela di oceani e mari a beneficio della salute e del benessere di tutti.
Le campagne di comunicazione si muovono a sostegno della sostenibilità, il benessere dei nostri mari è prezioso e facendo la scelta giusta è possibile dare un contributo reale e determinante per la salute degli oceani.
Festeggiare la giornata degli oceani l’8 giugno partecipando ai numerosi eventi organizzati in tutto il mondo è un’occasione per riflettere sul concetto di salvaguardia e i piccoli gesti quotidiani che si possono compiere.
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