Il Pianeta Azzurro incontra la scrittrice Laura Sciolla: un’intervista e un racconto breve, i suoi regali per voi

Pianeta Azzurro ha incontrato l’insegnante e scrittrice Laura Sciolla. Con lei abbiamo parlato di educazione ambientale, di letteratura e -ovviamente- del mare.

Pianeta Azzurro ha incontrato l’insegnante e scrittrice Laura Sciolla. Con lei abbiamo parlato di educazione ambientale, di letteratura e -ovviamente- del mare.

Dal nostro incontro è scaturita una bella e ricca intervista della quale vi diamo un assaggio qui e che troverete, nella sua versione integrale, sul nostro prossimo numero.

Non solo! Laura ci ha anche regalato un bellissimo racconto breve che si intitola “RE MARE VA IN PENSIONE” che vi proponiamo in calce all’articolo.

Torinese, insegnante, autrice di libri scolastici, Laura Lorenza Sciolla è stata finalista al premio Andersen e al premio Calvino (2003). Nel 2009 ha vinto il concorso WWW (What Women Write) con il romanzo La coguara urbana (Mondadori, 2010). Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Mille baci, e ancora cento (Mondadori).

E, esattamente come noi di Pianeta Azzurro, adora il mare.

Qui potete leggere il primo estratto dell’intervista e, scorrendo l’articolo, troverete il racconto breve “RE MARE VA IN PENSIONE”. Buona lettura!

IL PIANETA AZZURRO: In un momento di crisi ambientale grave come quello che stiamo attraversando, si fa sempre più necessaria un nuovo tipo di comunicazione che, senza dimenticare l’importanza della scienza, si muova attraverso l’arte. Quanto conta veicolare messaggi di rispetto ambientale nelle sue opere, in particolare in questo momento?

LAURA SCIOLLA: L’arte ha la capacità di farci vedere ciò che, accecati dall’abitudine, non vediamo. Un grande autore russo, Viktor Šklovskij, scrisse che “Per restituire il senso della vita, per ‘sentire’ gli oggetti, per far sì che la pietra sia di pietra, esiste ciò che si chiama arte”.  Credo che ogni espressione artistica – anche quella di pura fantasia – sia una forma di scoperta e di presa di consapevolezza della realtà più profonda. Uno degli aspetti del reale che mi appassionano è l’interdipendenza: noi non esistiamo come esseri isolati, ma facciamo parte di una sorta di organismo in cui tutto è collegato. Questo messaggio, non voglio che emerga in forma diretta – non credo nel valore artistico delle opere esplicitamente ideologiche – ma che traspaia dal tessuto stesso dello scritto. […]

PAZ: Durante la fase più acuta del lockdown, abbiamo osservato la Natura riconquistare gli spazi delle nostre città. Pensa che gli animali possano insegnarci qualcosa su noi stessi, in un momento tanto difficile?

LS: Un aspetto del mondo animale – e, aggiungerei, vegetale – che mi affascina è la sua assoluta autosufficienza. Quando praticavo la subacquea, ero incantata dal lavorio incessante di pesci, alghe, molluschi, sempre impegnati in attività a me incomprensibili, ma per loro importantissime. Di me non si curavano affatto, a meno che non li disturbassi o non attirassi per qualche motivo la loro attenzione. Questo non significa che gli animali non siano curiosi o che, come alieni benevoli, non cerchino talvolta il contatto: lo fanno però in modo cauto, delicato, con riti e tempi che vanno rispettati. […]

 

RE MARE VA IN PENSIONE

 

Un giorno, Re Mare decise di andare in pensione.

“Sssssciono in sssssscervizio da tanti millenni!” disse ai giornalisti con il suo vocione carico di onde. “Andrò a sssssctare in montagna.”

I sindaci dei paesi della costa erano entusiasti.

“Pensate a che enorme estensione di terreno ci lascerà quel vecchio brontolone! Potremo costruire case, palazzi…” disse uno.

“… centri commerciali, discoteche, autostrade…” continuò un altro.

“Già, ma dove si tufferanno i bagnanti?” obiettò un terzo.

“Nelle piscine!” rispose un altro ancora. “Grandi, pulite… e con onde artificiali per chi ama gli imprevisti.”

“E biglietti d’ingresso per tutti, naturalmente!”

“E poi, finalmente, non dovremo più sottostare ai capricci di quel bisbetico: un giorno è calmo come un mattino di sole, un giorno furioso come il vento di tramontana…”

“… un giorno giocherellone come un gatto, un giorno più scorbutico di mia moglie!”

“Insomma,non è al passo coi tempi! Con lui non si può discutere, trattare, negoziare… vuole sempre aver ragione”, concluse il sindaco Comprovendo, proprietario della più grande catena di supermercati del litorale. “Quando se ne andrà in montagna, sarà meglio per tutti!”

“Non  per me”, pensò Francesco, il ragazzo del bar che riforniva il Municipio di bibite, panini, caffè e camomille.

“All’uscita da scuola devi venire ad aiutarmi al bar, invece di sprecare tempo sulla spiaggia!” lo ammoniva sempre suo padre.

“Ma io non spreco tempo! Mi arrampico sulle rocce, mi tuffo, nuoto, faccio immersioni…” ribatteva Francesco.

“Bravo, bravo, vàlli a cercare i pericoli”, interveniva la madre. “Sarà meglio davvero quando Re Mare si sarà trasferito in montagna.”

Lasciato il Municipio, invece di tornare al bar Francesco andò sulla spiaggia. Re Mare sbuffava e turbinava, tutto preso dai preparativi di trasloco.

“E quessssscto dove lo metto?” disse, estraendo un polpo dal fondale.

“Uààààh!” sbadigliò il polpo stiracchiando i tentacoli. “È già ora di cena?”

Il Re lo gettò in uno scatolone con la scritta Varie. Dalla scatola accanto, non ancora sigillata con il nastro adesivo, stava intanto uscendo una lunga fila di granchi.

“Ma vi sembra questo il modo di trattare gli inquilini?” sbraitava il capofila agitando le chele. “Ritrovarsi sfrattati senza neanche un giorno di preavviso!”

“Rioccupate gli scogli, rioccupate gli scogli!” vociava una vongola alla testa di un esercito di molluschi in fuga da un’altra scatola.

“Ehi, vuoi aiutarmi?” disse Re Mare vedendo Francesco. “In tutti quessssscti anni ho accumulato tanta di quella roba che non ssssscio più dove metterla.”

Francesco si avvicinò. Ammucchiato sulla sabbia c’era davvero di tutto: relitti di navi, grotte misteriose, alghe e coralli, pesci e stelle marine… e dal mucchio variopinto emanava un profumo che stordiva.

“Non sentirò mai più questo profumo”, disse Francesco tra sé. E poi, ad alta voce: “Ma devi proprio andartene, Re Mare?”

“Ssssssciono vecchio”, rispose il Re. “Non ssssscio adattarmi ai tempi nuovi.”

“Ma cosa ti importa dei tempi nuovi?” chiese Francesco. “Tu esistevi prima ancora che gli uomini misurassero il tempo… e ci sarai quando tutti i nostri orologi saranno arrugginiti.”

“Già, con la mia ssssscialssssscedine ne ho fatti arrugginire parecchi”, osservò soddisfatto Re Mare. “Sssssciai che ti dico? Io ritiro la domanda di penssssscionamento.”

“Evviva!” esultò Francesco.

“Evviva!” fecero eco gli innumerevoli abitanti del mare.

“Ma…” aggiunse Re Mare, “È quasi mezzogiorno! E a mezzogiorno ssssscade il termine per ritirare la domanda!”

Francesco si voltò preoccupato verso il paese: neanche con una delle sue corse supersoniche sarebbe riuscito ad arrivare in tempo. Ma gli venne un’idea: “Forza, Re Mare, fagli vedere chi sei!”

“Giussssscto!”

Re Mare si gonfiò, si gonfiò, si gonfiò e “SSSSSCCCCCIAF!” con un’onda gigante raggiunse l’Ufficio Pensioni e spazzò via il suo incartamento.

“Me l’aspettavo”, commentò Comprovendo. “Quando tutti vogliono andare in pensione, lui ritira la domanda… e senza neanche aver compilato l’apposito modulo. Mai al passo con i tempi!”

Per giorni e giorni, al largo, si videro i salti dei delfini e i lampi argentei dei pesci in festa.

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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