Circa un anno fa dal 19enne olandese Boyan Slat progettò di poter utilizzare le correnti e le onde del mare per convogliare e raccogliere i rifiuti di plastica attraverso una grande barriera galleggiante.
Il progetto Ocean Cleanup, trovati i finanziamenti, diventa realtà e nel 2016 verrà realizzato per la prima volta al largo delle coste di Tsushima, isola tra Giappone e Corea del Sud. I bracci fluttuanti, lunghi 2.000 metri, convoglieranno la plastica verso compattatori alimentati a energia solare, senza disturbare le rotte di pesci e la vita di organismi marini.
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