Intervista esclusiva a Rosalia Calicchio, l’ultima vincitrice del nostro concorso per tesi in biologia marina

Il Pianeta Azzurro vi regala un’intervista esclusiva alla vincitrice della IV edizione del nostro bando con la tesi “Biocostruzioni coralligene al largo della costa ionica pugliese”.

Celebriamo i vincitori del bando de Il Pianeta Azzurro per tesi in biologia marina. Oggi intervistiamo Rosalia Calicchio, vincitrice della IV edizione del bando con la tesi “Biocostruzioni coralligene al largo della costa ionica pugliese“.

La tesi, presentata per l’Università Politecnica delle Marche, è l’ultima premiata del nostro bando, realizzato in collaborazione con L’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – rete WEEC Italia , il patrocinio di WORLD OCEANS DAY e, dal 2020, da  AIOSS, Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei.

 

IL PIANETA AZZURRO: Il mare è un tema a noi e ai nostri lettori molto caro… Tu come hai conosciuto la nostra rivista, cosa ti aspettavi e cosa hai effettivamente trovato?

ROSALIA CALICCHIO: “Ho conosciuto la rivista mediante AIOSS e Reef Check Italia Onlus, mi sono arrivate notifiche del premio così ho deciso di parteciparvi. Purtroppo, il periodo storico che stiamo attraversando non ha sicuramente giocato a mio favore. Avrei preferito partire e vivermi l’esperienza del premio; questa avrebbe arricchito molto il mio bagaglio culturale e dato la possibilità di crescere nel mio campo. Mi auguro che in futuro ci venga data questa possibilità“.

D: Pensi che questa “vittoria” inciderà in qualche modo sulla tua carriera e sulla tua esperienza personale?

R: “Penso di sì. Sicuramente è un riconoscimento importante, vuol dire che ho fatto un buon lavoro e questo mi da tanta gioia e soddisfazione. La passione e l’amore che metto in quello che faccio è stata senza dubbio ripagata, ciò mi dà uno stimolo in più per continuare a dare sempre il meglio. Il premio arricchisce senz’altro il mio curriculum; non capita tutti i giorni di vincere un premio di laurea“.

D: Di ecologia marina si parla probabilmente molto più spesso che in passato. Nella tua tesi hai preso in considerazione sia l’intera comunità coralligena sia i fattori che possono compromettere l’integrità delle colonie. Quali progetti pensi potranno aprirsi in futuro grazie a questa vittoria?

R: “Mi auguro che questa vittoria faccia focalizzare sempre di più l’attenzione su habitat tipici del Mediterraneo e particolarmente fragili, senza ombra di dubbio da preservare per tutelarne l’elevata biodiversità. Spero in maggiori investimenti futuri su progetti di restoration di habitat degradati ma anche in maggiori spedizioni che ci permetteranno di conoscere meglio il nostro mare“.

 

Il bando per la quinta edizione è già aperto!

Segui il LINK per scoprire come partecipare!

You May Also Like

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *