Blue Prize 2022: l’anteprima dell’intervista a Mariasole Bianco

Continua il nostro viaggio alla (ri)scoperta di Blue Festival! Oggi vi parliamo di Blue Prize, il nostro premio dedicato a chi promuove e tutela la risorsa acqua, con un’anterprima dell’intervista esclusiva alla vincitrice di quest’anno: Mariasole Bianco.

Scienziata e divulgatrice naturalistica, Mariasole Bianco è fondatrice e presidente di Worldrise, onlus dedicata alla tutela del mare che sviluppa progetti creativi e innovativi che promuovono il cambiamento di cui il Pianeta Blu ha bisogno mettendo in prima linea le nuove generazioni. Nel 2012 entra nella World Commission on Protected Areas dell’IUCN, l’Unione Internazionale per la Protezione della Natura,

La consegna di Blue Prize 2022 è stata davvero l’occasione per parlare di acqua a 360 gradi. La storia di Mariasole Bianco è un racconto di amore per un elemento che poi diventa professione. La mission di Worldrise ben descrive quanto i temi legati agli ecosistemi marini siano trasversali.

Nella serata che ha concluso le conferenze di Blue Festival, le progettualità di Worldrise, raccontate dalla vivavoce di Mariasole Bianco hanno subito comprendere l’importanza di una rete di sostegno progettuale solida.

Non solo. Il premio consegnato a Mariasole ha -anche lui- una storia legata al mare: si tratta infatti di un’opera di Ribar Stari (Massimo Marchiori), scultore che crea le proprie opere partendo da oggetti rinvenuti sulle spiagge. Un Blue Prize significativo che ‘segue’ quello consegnato ad Igor D’India l’anno scorso. Anche in quell’occasione, fu una scultura di Ribar Stari a rappresentare l’impegno e la cura dedicati all’acqua (in quel caso, quella dei fiumi, come raccontiamo nel nostro numero monografico di Collana del Faro, “The Raftmakers”).

Una testimonianza che sembra confermare quanto i percorsi e le esperienze di chi ama l’acqua si incrocino. Igor e Worldrise hanno infatti da poco concluso una collaborazione legata al progetto Seaty.

Serate come quella della consegna di Blue Prize 2022 confermano la bontà di questo tipo di eventi. Condividere esperienze, scoprire diverse professionalità e modi di comunicare, creare connessioni per ‘fare rete’ e garantire il massimo sostegno possibile al futuro dell’acqua, così importante, così indissolubilmente legato al nostro.

A margine di Blue Festival, abbiamo realizzato un’intervista esclusiva che troverete sul nostro prossimo numero cartaceo e della quale vi regaliamo un’anteprima

 

IL PIANETA AZZURRO: Mariasole, la sua è una lunga storia d’amore con il mare. Campagne per la sostenibilità, attivismo, sensibilizzazione su svariati fronti; i premi come Blue Prize che spazio hanno in questo percorso?

MARIASOLE BIANCO: “Mi sono innamorata del mare quando ero una bambina. Il mare mi ha sempre affascinato e attratto per la sua bellezza, la sua potenza e il suo mistero. Ho deciso poi di coltivare questo amore attraverso la conoscenza cercando di andare al di là o meglio, al di sotto, di quella superficie blu misteriosa per scoprirne le meraviglie, le problematiche e le soluzioni di cui disponiamo per salvaguardarlo. Uno dei risultati di questo viaggio che ancora continua è un senso di responsabilità che mi ha fatto abbracciare la divulgazione e la comunicazione […]

D: L’attività di Worldrise, poi, è apertissima su più fronti. La campagna 30×30 (della quale anche Pianeta Azzurro è partner), solo per citarne una, è nel suo pieno svolgimento, tra importanti obiettivi ed una scadenza che è molto più vicina di quanto non si pensi…

R: “Il 2030 è dietro l’angolo, ma i nostri sforzi stanno dando i loro frutti. La campagna nasce per diffondere l’importanza e i benefici della protezione degli ecosistemi marini del Mediterraneo, coinvolgendo diversi settori della società, uniti dalla visione comune di un mare italiano produttivo e resiliente, in cui la tutela della biodiversità diventi volano di sviluppo economico e sociale. La comunità scientifica internazionale ha parlato chiaro: se vogliamo salvaguardare la produttività e la funzionalità del mare con tutti i servizi che è in grado di offrire, compreso l’ossigeno che respiriamo, dobbiamo proteggerne almeno il 30% entro il 2030. Le Aree Marine Protette (AMP) sono il miglior strumento che abbiamo a disposizione per invertire rotta […]”

La versione integrale dell’intervista a Mariasole Bianco vi aspetta nel nostro prossimo numero cartaceo!

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

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