Aumenta la qualità delle acque di balneazione italiane: risulta a norma il 96,6% del totale, mentre l’87,2% è eccellente, valore in crescita rispetto all’85,1% dell’anno precedente. Aumentano anche però le acque di mari laghi e fiumi di qualità scarsa, che rappresentano il 2,5% sul totale nazionale, mentre il restante circa 10% è considerato sufficiente. E’ la fotografia scattata dal “Rapporto europeo 2014 sulla qualità delle acque di balneazione”, pubblicato sul sito del ministero della Salute. La Commissione europea, infatti, ai sensi della Direttiva 2006/7/CE, verifica annualmente la qualità delle acque di balneazione marine ed interne e pubblica, sulla base dei dati di monitoraggio degli Stati Membri, i valori di conformità rispetto alla presenza di enterococchi intestinali ed eschirichia coli. Secondo i dati, relativi all’anno 2013, l’incremento di qualità delle acque balneabili marine, è del 2,2% rispetto al 2012, mentre il miglioramento è del + 1,7% per quelle di fiumi e laghi. Quanto alle acque di qualità scarsa, dovute anche della forte antropizzazione delle nostre coste, sottolinea il rapporto, con il nostro 2,5% vantiamo comunque una percentuale più bassa di altri Stati europei come la Francia 3% e la Spagna 3,3%.
fonte www.ansa.it
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