Sea Shepherd: 22 giugno, un giorno da segnare sul calendario

A bordo dell’imbarcazione impegnata un tempo nella pesca delle balene acquistata da Sea Shepherd in occasione dell’uscita del libro sull’organizzazione internazionale a difesa del mare.

L’occasione dell’uscita del libro “Sea Shepherd. 40 Years. The Official Book” (Skira Editore) ci ha dato l’opportunità di partecipare ad una giornata speciale a La Spezia, a bordo della Sam Simon.

Dopo essere stati accolti dall’equipaggio con un piccolo benvenuto di biscotti fatto dai volontari direttamente in cambusa, il Capitano Roberto Dessena ci accompagna per fare un giro alla scoperta di questa splendida imbarcazione, un tempo della flotta giapponese coinvolta nella pesca delle balene.

Il capitano dalla plancia ci racconta che era una nave da appoggio ed i giapponesi volevano venderla, ma ovviamente non l’avrebbero mai fatto direttamente a loro, quindi il co-produttore di “The Simpsons”, Sam Simpsons decide di creare una società per acquistarla per conto di Sea Shepherd. Il racconto continua facendoci notare che, essendo loro orgogliosi di questa storia, hanno voluto mantenere le segnalazioni in giapponese per ricordare il passato e quindi il contrappasso tra una nave di morte ad una di nuova vita.

Il nostro percorso continua ed è a poppa che scopriamo, grazie al racconto del Direttore di Sea Shepherd Italia, Andrea Morello, che grazie a questa imbarcazione sono riusciti a recuperare oltre 70 km di rete da pesca riempiendo praticamente tutta la nave… liberando in questo modo dall’oceano alcune tonnellate di plastica che soffocano tutti i mari del nostro pianeta.

In questa occasione la storia ci porta a scoprire che insieme ad Adidas hanno lanciato una sfida, cioè le prime scarpe interamente realizzate a partire da scarti recuperati dagli oceani. L’idea è nata dalla collaborazione con Parley for the Oceans, organizzazione che mira a fermare l’inquinamento degli oceani.

La tomaia, ossia la parte superiore della scarpa, è stata realizzata con filati e filamenti riciclati da reti da pesca illegali sequestrate ad un peschereccio a largo delle coste dell’Africa occidentale, dopo 110 giorni di inseguimento.

Continuando poi la chiacchierata il tema vira fortmente su altri orizzonti e quindi si evidenzia anche il problema dello sfruttamento del personale e della sostenibilità del nostro pescato… ma il tempo scorre e quindi dobbiamo scappare… SEA FUTURE 2018, giunto alla sua sesta edizione, ci aspetta per l’assegnazione del Premio Montale Fuori Casa a Sea Shepherd Italia.

Durante questa rassegna internazionale dedicata alle innovazioni navali e marittime assistiamo ad un momento carico di emozioni quando Alex Cornelissen, Direttore di Sea Shepherd Global, presenta il libro tentando anche di fare un’intervista con un collegamento (instabile) in diretta dall’America con il fondatore di Sea Shepherd, il mitico Capitano Paul Watson!

Proprio in occasione dei 40 anni di Sea Shepherd, la celebre organizzazione fondata nel 1977 dal Capitano Paul Watson a Vancouver, in Canada, con la missione di proteggere e conservare la fauna marina, Skira ha pubblicato un magnifico libro – una storia di eroismo, di coraggio e di generosità veri, al servizio del mare e dei suoi abitanti.

Ufficialmente costituito come Sea Shepherd Conservation Society nel 1981, oggi il movimento ha sedi in oltre venti paesi, una flotta di dodici navi e migliaia di volontari appassionati che lavorano insieme in campagne di azione diretta in tutto il mondo. Grazie al sostegno costante di generosi sostenitori, nel 2017 Sea Shepherd ha celebrato il suo quarto decennio di conservazione marina con un record di venticinque campagne in un anno.

Ed è proprio su queste basi, grazie all’incontro di questi incredibili volontari appassionati, che è nata la nostra curiosità per continuare a seguirli ed a raccontarli… ma di questo vi parleremo nei prossimi mesi…

Scrive per noi

Stefano Moretto
Stefano Moretto
Stefano Moretto
Coordinamento redazionale e responsabile del progetto “il Pianeta azzurro”

Esperto in Biologia marina, giornalista, si occupa di divulgazione scientifica e coordina progetti di educazione ambientale marina. E’ stato coordinatore territoriale del Piemonte dell’associazione ambientalista Marevivo Divisione Subacquea. Fondatore ed organizzatore di associazioni sportivo-culturali, quali Associazionebioma, Marine-life, Mondomarino e Aquax.

Stefano Moretto

Stefano Moretto Coordinamento redazionale e responsabile del progetto “il Pianeta azzurro” Esperto in Biologia marina, giornalista, si occupa di divulgazione scientifica e coordina progetti di educazione ambientale marina. E’ stato coordinatore territoriale del Piemonte dell’associazione ambientalista Marevivo Divisione Subacquea. Fondatore ed organizzatore di associazioni sportivo-culturali, quali Associazionebioma, Marine-life, Mondomarino e Aquax.

You May Also Like

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *