GREEN FLAGS: immengendosi tra squali e attività di citizen science

Torna l’appuntamento del lunedi con GREEN FLAGS, questa volta si parla di interazioni con gli squali e di progetti di citizen science, correte ad ascoltare, link nell’articolo!

Ritorniamo con due nuovi episodi di GREEN FLAGS e questa volta si parla di squali e di citizen science.

Immergendosi tra gli squali per studiarli

Nel quarto episodio, il nostro amico Igor D’India ha intervistato la biologa marina Desiree Grancagnolo, una dottoranda all’Università di Palermo che studia queste creature incredibilmente affascinanti e anche un po’ spaventose, almeno nell’immaginario comune. In realtà questi giganti del mare, presenti su questo pianeta da milioni di anni, oggi sono fortemente minacciate da noi esseri umani, in particolare a cause della pesca accidentale. Infatti, molto spesso i grandi pescherecci pescano nelle loro reti anche altre creature tra cui, secondo i dati scientifici, tantissimi squali.

Desiree vi porterà in immersione con lei, e vi parlerà dell’interazione che alcuni biologi marini possono avere con queste creature. Gli squali vengono contati, taggati per essere riconosciuti e per studiare il loro percorso di e campionati per estrarre il DNA e fare successivamente degli studi specifici.

Come possono aiutare i subaquei?
Possono sorvegliare indirettamente, indicando gli avvistamenti di squali.
Questo tipo di sorveglianza puo essere attuata in ogni tipo di sport, ma ne parleremo nel prossimo episodio qui sotto!

Outbe earth: fare scienza coinvolgendo il pubblico

Nel quinto episodio di GREEN FLAGS, gli intervistati sono i fondatori di una startup innovativa outbe.earth, Luca Tixi e Arianna Liconti che organizzano attività outdoor e raccolta dati per la ricerca.

Luca Tixi ha iniziato a praticare e condividere queste attività, che mescolano sport a ossevazione, con outdoor Portofino. Le uscite organizzate con loro non sono semplici uscite in kayak ma vanno molto più a fondo, educano alla conservazione ambientale.

Successivamente queste attività sono state usate come mezzo per creare una startapp innovativa chiamata outbe.earth. Il programma per le aziende include una formazione in presenza e online con workshop per meglio comprendere la sostenibilità, attività pratiche (es. kayak, trekking, monitoraggio, raccolta plastica in spiaggia etc.) e monitoraggio di alcuni parametri ambientali e di performance.

Ovviamente tutti possono partecipare a queste raccolte dati, tramite le attività proposte, anzi più persone partecipano e più accurati saranno i dati analizzati. Ma se siete più curiosi di citizen science ascoltate fino alla fine il quinto episodio dove Arianna Liconti ve ne parla e spiega esattamente di cosa si tratta.

Per contattare Desirèe Grancagnolo: desiree.grancagnolo@community.unipa.it
Per ritrovare il team di outbe andate sul loro sito outbe.earth o sui loro social.

Per ascoltare il podcast invece cliccate i link che seguono!

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Trovate invece Igor D’India qui sul suo sito. Ma anche su Youtube, FBIGLinkedIn!

Scrive per noi

Mariarita Caracciolo
Mariarita Caracciolo
Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

Mariarita Caracciolo

Laureata in biologia marina e gestione degli ecosistemi marini costieri, con un dottorato in ecologia e biodiversità del plankton marino. Dopo anni dietro un pc ad analizzare dati, ha deciso di specializzarsi in comunicazione scientifica, perché pensa che la ricerca sia inutile se non è accessibile a tutti. Ha recentemente aperto la sua azienda “The Eco Odyssey” perché crede che la comunicazione e l’educazione ambientale siano fondamentali, in questo momento di transizione ecologica. La sua passione è il mare e vuole condividerla con le persone, educando alla conservazione marina, a vivere e viaggiare consapevolmente e rispettando la natura.

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