Caccia al Trieste: riportare in Italia il leggendario batiscafo

La città di Trieste vuole riportare quel che resta del batiscafo omonimo per restituirci un pezzo di Storia della subacquea.

La città di Trieste vuole riportare in Italia quel che resta del batiscafo omonimo per restituirci un pezzo di Storia della subacquea.

Un docufilm e un movimento attivo mirano a recuperare la cabina a sfera e lo scafo custoditi da un museo negli USA. Durante il Science in the City Festival, svoltosi nel capoluogo del Friuli, il 27 agosto scorso, si è parlato a lungo del progetto di ‘ritorno’ del Trieste durante una conferenza dal titolo “L’avventura del batiscafo Trieste”.

Una conferenza-spettacolo organizzata per far conoscere una storia dimenticata ma che rappresenta un importante esempio dell’eccellenza scientifica di Trieste: l’invenzione del batiscafo e le imprese realizzate in Italia e nel mondo grazie alla visione del triestino Diego de Henriquez e dei fratelli Piccard.

L’dea del ritorno del Trieste, nasce grazie ad un libro, intitolato “Trieste” scritto da Enrico Halupca. L’autore ripercorre la storia del batiscafo, progettato dallo svizzero Auguste Piccard e costruito in due parti d’Italia. Nel Cantiere San Marco dei Cantieri Riuniti dell’Adriatico, la sfera pressurizzata dalle acciaierie Terni e poi saldata allo scafo stesso dai cantieri navali di Castellammare di Stabia.

Il Trieste compirà due discese record nel Mediterraneo, il 26 agosto del ’53 a – 1.080 m di profondità a Sud di Capri; e  il 30 settembre, a  – 3.150 m di discesa nella Fossa Tirrenica, al largo dell’isola di Ponza.

La leggendaria immersione nella fossa delle Marianne, è del 23 gennaio 1960, in piena Guerra Fredda, con il batiscafo ormai da due anni di proprietà della Marina militare degli Stati Uniti.

Il Trieste verrà poi utilizzato dalla marina statunitense per diverse missioni nell’Atlantico e, infine, posto in disarmo. Dal 1974  è in esposizione permanente al National Museum of the United States Navy di Washington DC, dove è stata anche rimontata la cabina a sfera fabbricata a Terni.

Ora, a distanza di decenni, l’obiettivo non sembra più tanto utopistico, spinto dai media, da una docufiction pronta a “salpare” e da un movimento di appassionati che vogliono restituire il Trieste alla sua città.

Seguite la storia del batiscafo anche su Facebook  !

Scrive per noi

Andrea Ferrari Trecate
Andrea Ferrari Trecate
Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

Andrea Ferrari Trecate

Laureato in diritto ambientale, si è presto convinto che le sfide ecologiche non si vincono nei tribunali. Collabora con l’Istituto Scholè dal 2014 e dal 2017 è inviato di Pianeta Azzurro per il quale gestisce anche contenuti online e la comunicazione social media. Crede nell’intelligenza delle persone e che la buona comunicazione serva a risvegliarne la consapevolezza per cambiare il mondo.

You May Also Like

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *