Mao, Paolo Manera, Dejan, John Arden, Ramon Moro, Carlo Pestelli, Sergio Berardo, Beppe Rosso, Marco Alotto, Francesco Forlani, Robertina, Giuliano Contardo, Bunna e Ru Catania degli Africa Unite, Tommaso Cerasuolo e Gigi Giancursi dei Perturbazione e ancora Pietro Clarizia e Diego Scursatone.
Un gruppo eterogeneo e ben nutrito. Musica, parole, immagini e un unico obiettivo, raccogliere firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque, che contiene anche alcune disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
La raccolta firme, promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, è partita il 13 gennaio e in poco meno di un mese le 50mila adesioni necessarie per portare in parlamento la proposta di legge erano già state raccolte. Tappe bruciate a sei mesidal traguardo, inizialmente fissato il 14 luglio.
Archiviato il successo, la campagna “Acqua pubblica ci metto la firma!” è continuata, per ribadire ancora, a più voci, con più sottoscrizioni, i suoi principi. L’acqua è un bene comune dell’umanità, fonte di vita, diritto inalienabile. L’acqua è un bene finito, non mercificabile, una risorsa da salvaguardare e da usare secondo criteri di solidarietà.«Oggi sulla Terra più di un miliardo e trecento milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Si prevede che nel giro di pochi anni tale numero raggiunga i tre miliardi – sottolineano dall’Hiroshima – Il principale responsabile di tutto ciò è il modello neoliberista che ha prodotto una enorme disuguaglianza nell’accesso all’acqua, generando oltretutto una sempre maggior scarsità di quest’ultima, a causa di modi di produzione distruttivi dell’ecosistema».
L’appuntamento è giovedì 22 marzo, alle 21, all’Hiroshima, in via Bossoli 83. Ingresso libero.
Info al numero 011/3175427 o sul sito www.hiroshimamonamour.org
Per saperne di più sulla campagna “Acqua pubblica ci metto la firma!”, invece, si può visitare il sito del “Forum italiano dei movimenti per l’acqua” www.acquabenecomune.org o contattare la segreteria organizzativa del Comitato provinciale di Torino che ha sede presso l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus, in Corso Moncalieri 18, a Torino. Telefono e fax 011/4366522 – numero verde 800/442994 – www.educazionesostenibile.it
Marika Frontino
da Luna Nuova del 20 marzo 2007
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