Oggi parliamo di un acqua particolare, l’acqua ossigenata.
In realtà si tratta di un perossido, il perossido d’idrogeno, la cui formula è H2O2 che si decompone in acqua e ossigeno attraverso una reazione esotermica importante. Per questo motivo la si diluisce in soluzione acquosa e va maneggiata con cautela a seconda delle concentrazioni. L’acqua ossigenata si trova in farmacia sotto forma di soluzione acquosa. La concentrazione di acqua ossigenata viene indicata in “volumi”, ogni volume indica un litro prodotto da un litro di soluzione.
Un litro di soluzione di H2O2 a 5 volumi può sviluppare 5 litri di ossigeno, equivalente ad una concentrazione dell’1,46% in peso. Normalmente conosciuta come antiseptico viene impiegata in vari processi chimici ed utilizzi. Tutti ci ricordiamo le bollicine che l’acqua ossigenata produce a contatto con ginocchia e gomiti sbucciati ed è in quelle bollicine bianche che si nasconde il suo potere disinfettante. Non va utilizzata sulla cute sana, ma solo sulle escoriazioni, dove l’enzima catalasi rilasciato dalle nostre cellule danneggiate libera ossigeno dall’acqua ossigenata. Questo ossigeno (le famose bollicine) agisce da ossidante e denatura le proteine di eventuali patogeni presenti oltre a ripulire la ferita da tessuti morti e sporcizia. In concentrazioni più alte, circa il 15%, viene usato per decolorare i capelli e lo troviamo in molti prodotti utilizzati dai parrucchieri. In concentrazioni dall’85 al 98% costituisce un composto a reattività altissima e viene utilizzato come propellente per i razzi.
Quindi, come diciamo sempre, con l’acqua non si scherza!
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