Lasciami andare di Claudia Fachinetti

La passione per la vita marina si fa narrazione nel nuovo romanzo di formazione di Claudia Fachinetti, Lasciami andare (Piemme, 2023). La giovane protagonista, Alaska, affronta la sua adolescenza dividendosi tra l’amore per le orche – viscerale, totalizzante – e la malattia della madre, che le pesa sulla testa come una spada di Damocle.

La passione per la vita marina si fa racconto nel nuovo romanzo di formazione di Claudia Fachinetti, Lasciami andare (Piemme, 2023). La giovane protagonista, Alaska, affronta la sua adolescenza dividendosi tra l’amore per le orche – viscerale, totalizzante – e la malattia della madre, che le pesa sulla testa come una spada di Damocle.

A soli quattordici anni, Alaska ha le idee chiare sul futuro: vuole diventare una biologa marina, una ricercatrice. Nello spazio del racconto, entrerà a contatto con diversi esponenti di quel mondo, che le racconteranno la loro esperienza e saranno per lei come una guida.

Il pretesto narrativo prende spunto da un fatto di cronaca. Nel 2019, nei primi giorni di dicembre, una famiglia di orche è stata avvistata a largo di Genova Voltri, fatto anomalo e sorprendente che ha catalizzato l’attenzione di scienziati e amatori. Per quasi venti giorni, gli addetti ai lavori hanno monitorato e studiato la situazione, assistendo le orche con pazienza e tenacia, piangendo la morte inevitabile del piccolo del gruppo.

Nel racconto, Alaska si ritrova coinvolta da vicino in questa vicenda, e il suo viaggio, che comincia con la decisione impulsiva di partire, a metà fra entusiasmo e desiderio di fuga dalla sofferenza, si trasforma ben presto in un incontro ravvicinato non solo con le orche (la loro magica eleganza e la sorprendente intelligenza), ma con il mondo della biologia marina, costellato di personaggi fuori dal comune che condividono l’amore genuino per i cetacei in bianco e nero.

Il libro è infatti intriso di cultura scientifica, di passione divulgativa. Palpabile è la necessità dell’autrice di promuovere questi elementi nell’immaginario collettivo e, soprattutto, nell’ambiente scolastico. D’altronde, Fachinetti arriva da una formazione nel campo delle scienze naturali, e si dà alla scrittura proprio nella speranza che fragilità e bellezza della vita sulla Terra vengano scoperte e protette sempre più. Grande amica di Pianeta Azzurro, oggi Claudia è scrittrice, giornalista e ufficio stampa di alcune importanti realtà editoriali (per uno sguardo più approfondito, qui il link alla sua pagina internet).

Al lettore appassionato di biologia, non sfuggirà, all’inizio del romanzo, la dedica a Gianni Pavan, “ascoltatore di balene”. Ecco allora che l’operazione dell’autrice ci appare come il nuovo passo di una strada che continua: le registrazioni del canto delle megattere, raccolte per la prima volta da Roger Payne nel suo album Songs of the Humpback Whales (1970), sono state uno dei propellenti principali per la divulgazione del settore, con un impatto mediatico tale da cambiare radicalmente la sensibilità del pubblico – la caccia alle balene diventa illegale appena sedici anni dopo, in quasi tutto il mondo, grazie al lavoro di professionisti come Payne (e Pavan) e all’attivismo di tante organizzazioni, una tra tutte, Save the Whales. Pavan, d’altronde, faceva parte dell’Istituto Tethys, vera istituzione nostrana di cui, nel libro, fa parte il team di scienziati che segue la famiglia di orche.

Lasciami andare affronta il tema della conservazione con la forza delle storie e con uno stile delicato e romantico, ci fa osservare il mondo dagli occhi di una giovane che si aggrappa alla bellezza della natura per attraversare il dolore che le tocca in sorte. Grazie alle orche, infatti, Alaska imparerà un po’ della magia pacificatrice riassunta nel titolo del libro – si innamorerà e crescerà, compiendo il suo viaggio di formazione supportata da aiutanti non umani. Come in una favola, eccetto il fatto che la protagonista sintetizza l’esperienza di un’intera comunità per cui natura e scienza sono parte di una ricerca di senso profonda e universale.

Scrive per noi

Andrea Puglisi
Andrea Puglisi
Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

Andrea Puglisi

Classe 1992, laurea in lingue e master in traduzione editoriale. In buona sostanza un nerd del linguaggio e della conoscenza, ha fin da piccolo la passione per la divulgazione scientifica (lo prendono ancora in giro per i VHS di Jacques Cousteau). A fianco al lavoro in ambito editoriale, scrive e allestisce spettacoli teatrali in cui parla di salute delle acque e tensioni geopolitiche. Nel frattempo, aspetta l’occasione di imbarcarsi su un veliero che raccoglie plastica.

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